sabato, Aprile 20, 2024
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Andrea Ceccobelli, il sostegno ai caregiver: l’ordinanza sull’assistenza domiciliare

Il caregiver è una figura molto importante ma poco conosciuta, si tratta della persona che assiste un proprio caro malato, non autonomo o con difficoltà. In Italia si contano 8 milioni di caregiver familiari e sono soprattutto donne, madri, figli o sorelle, che si prendono cura in modo gratuito di un familiare malato. Anche se questa figura sta assumendo un ruolo sempre più importante, non è riconosciuta a livello legislativo. Questo può essere un problema perché spesso i caregiver lasciano il lavoro per poter accudire i loro cari e non percepiscono uno stipendio o un rimborso spese, quindi diventa difficile mantenersi. In seguito vedremo però che si possono ottenere delle agevolazioni se si hanno certi requisiti. A tal proposito può essere utile rivolgersi ad un avvocato come Andrea Ceccobelli, specializzato in queste tematiche. Oltre a non riuscire più ad avere un guadagno economico, i caregiver spesso non hanno conoscenze mediche per svolgere un’assistenza domiciliare, quindi si trovano del tutto impreparati e senza nessun tipo di aiuto da parte dello Stato. Il caregiver non è dunque una figura professionale, ma svolge un lavoro come se fosse tale, ad esempio svolge gli stessi compiti di una badante e deve avere a che fare con la prescrizione di medicine, visite e attività mediche.

Cosa fa un caregiver

Ci sono dei requisiti specifici per vedere riconosciute alcune agevolazioni come caregiver familiare: l’assistenza deve essere svolta in modo gratuito e continuativo, il caregiver è un solo familiare, l’assistito deve essere riconosciuto ai sensi della legge 104792 art. 3 comma 3 e

il caregiver deve essere nominato dall’assistito. Ma cosa fa esattamente un caregiver? Quali sono le sue mansioni quotidiane? I suoi compiti vanno dalla sorveglianza passiva all’assistenza attiva, ma variano in base all’autonomia dell’assistito. Le attività principali di assistenza sono l’igiene quotidiana, l’acquisto e la somministrazione di farmaci, aiuto nella preparazione dei pasti, cambio pannolone, accompagnamento nelle strutture sanitarie, gestione di pratiche burocratiche e amministrative, acquisto di ausili o strumenti utili in base alla patologia. Il caregiver si occupa quindi a tutto tondo del benessere dell’assistito, andando a svolgere attività di ogni tipo che lui non può svolgere in autonomia. Possiamo dire che i compiti sono uguali a quelli che svolge una badante se non di più, ma non viene percepito lo stesso guadagno in termini economici, perché si decide di aiutare un familiare in modo gratuito.

Cosa dice l’ordinanza sull’assistenza domiciliare e perché contattare Andrea Ceccobelli

Anche se la figura del caregiver non è riconosciuta, possiamo rivolgerci ad uno specialista come Andrea Ceccobelli per capire quali vantaggi si possono ottenere. Ad esempio, bisogna sapere che le Legge 205/2017, Art.1 c. 255 ha definito caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura di un familiare a causa di malattia, infermità o disabilità, ritenuto non in grado di prendersi cura di sé. Ad oggi è stata approvata l’istituzione di tre specifici interventi:

  • Intervento A.1 – per i caregiver che si prendono cura di persone in condizione di disabilità gravi con possibili fenomeni di insorgenza anticipata.
  • Intervento A.2 – per i caregiver che seguono chi non ha avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali.
  • Intervento A.3 – per i programmi di accompagnamento con scopo di deistituzionalizzazione e del ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.

Ogni regione può seguire delle normative differenti e dare più o meno agevolazioni ai caregiver, quindi le cose possono cambiare in base a dove si risiede. Ci possono essere dei sostegni rivolti a queste persone, degli interventi che supportano l’accudimento a domicilio delle persone non autosufficienti e/o disabili. Queste ultime vengono identificate come familiari di diverso grado, coniugi, persone dello stesso sesso unite in unione civile, conviventi. Gli interventi di cui abbiamo parlato sopra possono essere cumulabili con le prestazioni previste dalle impegnative di cura domiciliare. Quando si inizia a prendersi cura di un familiare con problemi gravi di salute, è importante chiedere l’aiuto di un avvocato che si interessi alla responsabilità medico/sanitaria, che conosca quindi tutte le procedure e ci possa indirizzare verso la strada migliore. Non bisogna aver paura di chiedere agevolazioni se ci spettano di diritto, ad oggi le procedure sono ancora poco chiare ma si spera che ci possano essere dei miglioramenti per sostenere i caregiver familiari.

 

 

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