martedì, Marzo 19, 2024
Home Blog

Anghinelli ferito gravemente. La faida per la Curva Sud si infiamma

Non deve stupire che la malavita organizzata possa arrivare a mettere le mani in pasta ovunque, e quindi che possa aver allungato le mani anche sul calcio. E proprio tra gli ultras delle diverse tifoserie sembra aver trovato terreno fertile.
La dimostrazione è l’agguato che è avvenuto venerdì mattina in Via Cadore a Milano ai danni di Vittorio Anghinelli, il quale è stato raggiunto da diverse pallottole che lo hanno ridotto in fin di vita. L’uomo sarebbe al centro di una faida per il controllo dello spaccio di droga in Curva Sud.

La cronistoria
La faida pare che abbia origine nel lontano aprile del 2016, quando i Commandos Tigre, che erano al primo anello blu, furono espulsi dalla Curva Sud. Ad essere allontanati sono in toto cinquanta uomini che vengono spediti all’anello verde. In pratica dall’altra parte del Meazza. E’ da allora che i Commandos bramano di ritornarci.
“Dobbiamo tornare lì. Dobbiamo riprenderci il primo anello” queste le parole di Vittorio Anghinelli.

Riescono nel loro intento ed iniziano lentamente ad espandersi. Mossa che non passa inosservata, tant’è vero che questa prova di forza provoca una reazione di alcune frange della curva contro di loro, infatti:
– L’8 novembre del 2018 esplode una bomba carta davanti all’ingresso del “Black Devil lounge bar” di Vittorio Anghinelli, situato a Solano in provincia di Milano.
– Il 18 dicembre ad essere colpito è l’avvocato di Anghinelli al quale vengono inferte numerose ferite durante la partita Bologna-Milan al Dall’Ara.
– Lo scorso 17 Marzo vittima di un vero e proprio pestaggio è Vittorio Anghinelli durante il derby con l’Inter. L’uomo non avrebbe finito di guardare la partita, ma sarebbe tornato subito alla sua dimora senza passare per il pronto soccorso. Nei giorni seguenti non ha nemmeno sporto denuncia contro i propri aggressori.

L’agguato
L’escalation di violenza trova il suo culmine nell’agguato teso a Vittorio Anghinelli nella mattinata dello scorso venerdì. L’uomo stava percorrendo Via Cadore in tutta tranquillità, quando è stato sopraggiunto da cinque colpi di una pistola calibro 9 (quattro a vuoto, uno a segno).

I due “clan”
Due sono gli schieramenti contrapposti e da una parte vi è il cosiddetto direttivo composto dalla figura di Luca Lucci (precedenti per pestaggio di un’interista e per droga) unico vero leader del gruppo; Sandokan, all’anagrafe Giancarlo Lombardi (estorsione, rapina e tentato omicidio) e “il Barone” Giancarlo Capelli. Dall’altra parte si trova, invece, Anghinelli, Mimmo Vottari (condannato per omicidio e vicino ad esponenti della ‘ndragheta) e Moreno Fuscaldo (indagato per droga) anche lui prima nei Commandos Tigre e poi fondatore dei Black Devil.

Perchè tanto interesse nei confronti della curva?
La Curva Sud viene considerata la più grande piazza di spaccio di Milano, al cui confronto il bosco di Rogoredo è ben poca cosa. A muovere interessi non ci sarebbe solo lo spaccio di droga, ma anche merchandising, gestione di trasferte e vendita di biglietti. Giro d’affari in grado di generare un volume di introiti di ben 2 milioni di euro (cifra generata dalla finale di Champions dell’Inter del 2010)

p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 115%; }a:link { }