giovedì, Aprile 25, 2024
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App Immuni, esordio flop in Campania: scaricata solo dal 6% degli intervistati

Ma anche al Nord i dati non fanno ben sperare per il lancio del nuovo software di rilevamento dei casi positivi

L’App Immuni è diventata attiva solo ieri in tutta Italia, dopo una settimana di sperimentazione in 4 Regioni italiane tra cui Abruzzo, Puglia, Liguria e Marche; il problema nasce dal fatto che il software è basato su un sistema che trova il pieno utilizzo delle sue funzionalità solo se scaricata da almeno il 60% della popolazione, o da 1 su 3, quindi da circa 10 milioni di persone. A tal proposito i primi sondaggi avevano fatto ben sperare, e secondo i dati forniti dal Ministro per l’Innovazione Paola Pisano l’App durante la prima fase di sperimentazione era stata scaricata da circa 2 milioni e mezzo di italiani.

Ma il lancio del software anti virus a Napoli non è cominciato nel migliore dei modi; nel capoluogo campano, infatti, hanno scaricato Immuni fino ad ora solo 3 su 50 degli intervistati: l’opinione più diffusa è che, essendo il Covid quasi del tutto inesistente nella maggior parte del Sud Italia e in particolare nella Regione Campania, attualmente l’App risulti inefficace.

“Non la scaricheremo, potremmo imbatterci in un superamento delle leggi della privacy dei clienti”, oppure “Il virus sta calando per fortuna e non credo che l’App sarà decisiva”, o ancora “Sono in vacanza, non vorrei pensare al Covid”: sono stati questi alcuni dei commenti più frequenti da parte di gente del posto o di turisti interpellati nel centro storico di Napoli.

Tuttavia anche in Lombardia, Regione più colpita in assoluto dall’epidemia, su un totale di circa 10 milioni e mezzo di abitanti solo 150 mila hanno scaricato Immuni, fino ad ora, e la situazione non cambia neanche nel bresciano dove 8 mila utenti hanno cliccato sull’app in rapporto a 1,5 milioni di residenti.

Immuni, dunque, per ora non è riuscita a conquistare la fiducia della popolazione necessaria per effettuarne il download, e al ministro Pisano non resta che sperare nella campagna d’informazione per sensibilizzare la popolazione al suo utilizzo che comincerà a partire da questa settimana.

Sara Leombruno
Sara Leombruno
Sara Leombruno, 1997, nata a Giugliano in Campania (NA). Laureata in Lingue, lettere e culture dell'Europa e studentessa presso la Facoltà di Editoria e giornalismo all'Università di Verona.
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