È di ieri la notizia che vede l’arresto del cantante Zuccherino, all’anagrafe Alfonso Manzella. Da quanto emerso dalle indagini delle Forze dell’Ordine, il cantante neo-melodico avrebbe aiutato nel reclutamento di nuovi affiliati del clan del patrigno, Rosario Gugliano.
Nella giornata di ieri si è svolto, da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e coordinato dalle DDA di Napoli e Salerno, il blitz anti-camorra dove sono state arrestate 26 persone. Stando a quanto rivelato, sarebbero accusate di far parte di due clan presenti nella zona di Poggiomarino. Ad essere catturato è stato anche Zuccherino, accusato di invettive contro forze dell’ordine e magistrati e reclutamento di nuovi affiliati, quest’ultimo tramite messaggi in codice contenuti nelle sue canzoni.
Oltre all’arresto dei membri dei due clan, al cui comando c’erano in uno Antonio Giugliano, nel secondo a Rosario Giugliano, il gip ha disposto il sequestro anche di beni dal valore di 50 milioni di euro.
Nel sequestro, infatti, sono presenti beni mobili (7 autoveicoli e 3 motocicli), immobili (14 appartamenti e 8 terreni), rapporti finanziari (88 rapporti finanziari e 8 polizze assicurative), imprese (1 ramo d’azienda, 5 quote di capitale sociale nonché i beni aziendali e strumentali di 13 società).
Stando alle ricostruzioni emerse nelle indagini, una volta resosi conto della notorietà del cantante, il clan di Rosario Giugliano (patrigno di Zuccherino) avrebbe deciso di reclutare anche Cristian Sorrentino. Uomo di fiducia, è stato accusato diù essere stato promotore ed organizzatore dell’associazione, e sovrintendente alle attività illecite nel campo delle estorsioni e del commercio di stupefacente.
