venerdì, Marzo 29, 2024
Home Blog

“Aurelio De Laurentiis ha pagato tutti i debiti”, il retroscena di Enrico Vanzina sul presidente del Napoli

0

Aurelio De Laurentiis non è molto amato dalla maggior parte dei napoletani. Nonostante ciò, grazie al presidente partenopeo, la SSC Napoli è ritornata nell’olimpo del calcio riuscendo a mettersi sullo stesso livello di top club affermati da molto più tempo.

Il cuore del presidente azzurro, però, non si discute. È quanto rivelato in un romanzo di Enrico Vanzina. Quest’ultimo, ha parlato così di Aurelio De Laurentiis: “Carlo e io conoscevamo Aurelio da quando eravamo piccoli. Da ragazzo lui era quello che si definisce un birbante. Esuberante, casinaro, sempre pronto a compiere tutte le zingarate allegre dell’adolescenza. Poi, crescendo, era diventato un bravissimo produttore, forse il migliore dei tanti con i quali abbiamo lavorato”.

Il nostro legame professionale iniziò nel 1983. Aurelio venne alla prima del nostro film “Sapore di mare”. Rimase folgorato. All’uscita del cinema ci disse: «Vediamoci. Dobbiamo assolutamente fare un film insieme». Il giorno dopo ci incontrammo in un ristorante. E lì nacque il primo “Vacanze di Natale”. Fu la nostra fortuna e la sua. Il film ottenne uno straordinario successo e le nostre carriere schizzarono in alto”.

Enrico Vanzina, infine, ha deciso di rivelare un retroscena toccante avuto con l’attuale presidente del Napoli: “Quando Aurelio seppe della malattia di Carlo, si mise subito a disposizione. Lui è un toro, parte e travolge tutto. Chiese pareri medici in America, fece ricerche approfondite sui migliori centri oncologici dove poter curare Carlo. Voleva trasferire mio fratello a Los Angeles. Una mattina andai a trovarlo. Gli dissi senza troppi giri di parole: “Aurelio, la medicina non può fare più niente per Carlo. Tu, però, sì”.

Mi fissò emozionato. “Cosa?” “Quello che adesso serve a Carlo è solo un po’ di tranquillità. Ha delle angosce economiche per un debito con l’erario. Se vuoi aiutarlo, dagli una mano a pagare le sue tasse arretrate”. Un minuto dopo, Aurelio staccò un assegno per Carlo in conto di lavori futuri. Quando lo consegnai a mio fratello in clinica, lui sussurrò, quasi incredulo: “Vedi, sono sempre gli amici veri quelli che non ti abbandonano mai”.