mercoledì, Aprile 24, 2024
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Baby Gang e Gomorra. Salvatore Esposito: “Il problema non è una serie tv”

L'interprete di Genny Savastano difende lo show accusato di essere un esempio negativo per i giovani

E’ da giorni sotto i riflettori il preoccupante fenomeno delle baby gang e degli episodi di violenza ad opera di minori nella zone di Napoli, Milano e Verona.

Mentre le istituzioni sono al lavoro per contrastare tale fenomeno, da più parti si levano accuse contro la serie tv Gomorra in quanto ritenuta fonte di ispirazione per i molti giovani che seguono lo show e che sarebbero indotti ad emulare le gesta dei protagonisti con episodi di violenza.

Sulla vicenda è nuovamente intervenuto l’attore Salvatore Esposito, protagonista di Gomorra nei panni di Genny Savastano.

Vicinanza alle vittime di questi IGNOBILI atti”,scrive l’attore sulla propria pagina Facebook ufficiale. “Condanno con fermezza sia chi commette questi atti vili ma anche chi volta la testa dall’altra parte”.

L’attore sottolinea come non vi sia alcun legame tra gli episodi di violenza e la trama di Gomorra: “Quando i giovani sono sostenuti da due basi solide ossia una famiglia sana e istituzioni presenti – che dovrebbero sempre tutelare, istruire e proteggere i giovani – sanno riconoscere il bene dal male al di là di ciò che vedono in TV. Se invece anche solo una di queste basi manca (come purtroppo accade da qualche anno) allora il problema non è una serie TV. Diffidate di chi vi dice il contrario

La terza stagione dell’acclamata serie tv basata sull’omonimo best-seller dello scrittore Roberto Saviano si è conclusa lo scorso 22 dicembre regalando ai numerosi fan dello show un finale-shock che ha visto l’uscita di scena di uno dei personaggi più amati e controversi della serie-evento trasmessa su Sky.

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