martedì, Marzo 19, 2024
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Matrimonio egualitario, la Corte Suprema delle Bermuda dice sì

Piccolo passo in avanti, per quanto riguarda l’uguaglianza e l’avanzamento dei diritti umani nel mondo. La Corte Suprema delle Bermuda, territorio britannico d’oltremare, ha legalizzato il matrimonio egualitario, estendendo anche alle coppie omosessuali il diritto di sposarsi.

Il giudizio viene dopo una lunga battaglia legale, che Winston Godwin e il suo partner canadese Greg DeRoche hanno portato avanti, dopo essersi visti respingere la domanda di registrazione del proprio matrimonio nel registro del territorio dell’arcipelago.

La coppia sosteneva che l’Atto sui Diritti Umani del Territorio britannico d’Oltremare delle Bermuda proteggeva il proprio diritto al matrimonio. Interpretazione che ha visto concorde la Corte. Essa ha sostenuto come il non lasciar sposare due persone dello stesso sesso fosse un’azione discriminatoria, aprendo la strada così al matrimonio egualitario nell’arcipelago.

Il giudice Charles Etta-Simons ha sottolineato come la definizione di matrimonio nel common law, che obbliga deliberatamente a distinguere tra le persone in base al loro orientamento sessuale, contraddica l’Atto sui Diritti Umani, e come, dunque, si dimostri incongruente con questo.

La pronuncia della Corte si è poi conclusa come segue: “I richiedenti sono stati discriminati sulla base del proprio orientamento sessuale, quando il cancelliere ha rifiutato di procedere alla notifica del matrimonio previsto”. E adesso, secondo quanto deciso dalla giurisprudenza, le Bermuda dovranno riconoscere l’unione di Winston e Greg, che hanno già fatto sapere che ripresenteranno la domanda di registrazione entro pochi giorni.

Solo lo scorso giugno, nel territorio britannico d’oltremare, che consta di 65.000 abitanti, si era tenuto un referendum proprio su questa delicata tematica. La maggioranza respinse il matrimonio egualitario con il 69% dei voti, mentre il 31% si dichiarò favorevole. Tuttavia, va detto che solo il 46,89% di coloro che si registrarono per la consultazione andò a votare. Una percentuale inferiore al 50% richiesto dalla legge bermudiana per far sì che un risultato sia considerato valido.