venerdì, Aprile 19, 2024
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Bianchessi racconta: “A Napoli vidi qualcosa di mai visto prima; così chiamai Galliani…”

Mauro Bianchessi, responsabile del Settore Giovanile della Lazio, racconta di quando lavorava al Milan, e di come scoprì un talento che ora sta facendo la differenza tra i pali della Serie A.

Nonostante la notevole carenza di giovani talenti italiani, in Serie A e in Nazionale, solamente un ruolo pare non soffrirne: quello del portiere. Il nostro campionato infatti ne è pieno zeppo: Perin, Meret, Cragno, Consigli, Gollini, Silvestri, Sirigu. Uno in particolare però, sembra aver scalzato tutti gli altri per l’eredità lasciata da Gianluigi Buffon nella nazionale italiana: Gianluigi Donnarumma. Il giovane classe 99‘ ha già 25 presenze con la nazionale maggiore e 210 in Serie A. Ricordiamo infatti che  Siniša Mihajlović lo fece esordire nella stagione 2015-2016, a soli 16 anni e 8 mesi.

Il contratto del giovane portiere rossonero scade il prossimo 30 giugno, e per ora le trattative per il rinnovo non sembrano dare segnali positivi. Donnarumma è originario di Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli. Egli cominciò a giocare nella scuola calcio Club Napoli. Nel 2013 era quattordicenne e viene prelevato per 250 000 euro dal Milan, squadra della quale è sempre stato tifoso e nelle cui giovanili aveva già militato il fratello Antonio ( attuale terzo portiere dei rossoneri). Brucierà subito le varie tappe, dove nel giro di due anni giocherà con ragazzi sempre più grandi:  dapprima nei Giovanissimi, poi negli Allievi e infine nella Primavera.

Mauro Bianchessi, attuale direttore del settore giovanile della S.S. Lazio, ha raccontato la storia di come ha prelevato Donnarumma dalla Campania, per portarlo al Milan. Egli infatti ha svolto il ruolo di responsabile scouting al servizio dei rossoneri, dall’anno 2007 fino al 2017. Bianchessi ha parlato di ciò al portale tuttojuve.com:

“Mi viene in mente la prima volta che vidi Gianluigi Donnarumma a Castellamare con la sua squadra. E subito ricordo la telefonata che feci ad Adriano Galliani dall’aeroporto di Napoli, gli dissi di aver visto un fenomeno. Lui rimase inizialmente, per qualche secondo, in silenzio, poi prese parola e mi rispose di andarlo a trovare in ufficio alle 9 in punto. Era molto curioso, voleva che gli spiegassi meglio la situazione. 

A 14 anni non avevo mai visto nulla di simile, aveva un fisico molto atletico e il suo livello mentale era fuori categoria. Oltre ad una tecnica da fenomeno. Il suo margine di crescita era impressionante e d’altronde lo ha dimostrato fin da subito.

Donnarumma può andare alla Juventus? Gigio è milanista, è un bravo ragazzo e vedrete che ragionerà con la sua testa ascoltando anche il cuore. La mia speranza è questa. Pochi giocatori si legano per tutta la carriera alla stessa società, ma ci sono delle eccezioni.

Per la Juve sarebbe un upgrade in quella zona di campo? Sì, perché stiamo parlando di un fenomeno. All’età di ventidue anni è tra i top tre del mondo, non credo serva aggiungere altro”.

 

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