Philip Billing è arrivato come vice per Franck Zambo Anguissa e Scott McTominay, ma per ora non sembra avere il sentore di un debutto vicino
Si scrive Philip Billing, si legge incognita. L’avventura del calciatore danese, nativo di Copenaghen, con il Napoli non sembra essere iniziata con il botto. Il giocatore, per ora, non ha collezionato neppure un minuto in campo e c’è chi ha paura possa essere un Leander Dendocker 2.0. Billing si trova davanti due mostri sacri come Anguissa e McTominay, che difficilmente si faranno scavalcare nelle gerarchie a centrocampo.
La paura dei tifosi è, dunque, che questo prestito possa essere stato solo un tappa buchi da parte di Giovanni Manna e Aurelio De Laurentiis per evitare che si potessero creare malumori all’interno della società, del gruppo squadra e soprattutto del tifo partenopeo. L’impressione è che, però, si dovrà aspettare anche perché secondo la Gazzetta dello sport prima del debutto il danese dovrà dimostrare di “poter recitare”.
Rischio Dendocker 2.0?
Difficile, non impossibile, far peggio del belga. Il calciatore di proprietà dell’Aston Villa, attualmente in prestito all’Anderlecht in Belgio, sembrava essere arrivato come un colpaccio ma, invece, è stato tutto meno che qualcosa di azzeccato. Non si sa per quale motivo, il calciatore ha praticamente perso tempo a Napoli, ritrovandosi a collezionare solo un totale di 21 minuti con la maglia azzurra, distribuiti in 3 presenze.
Ora la paura dei tifosi azzurri è quella che anche Billing possa finire per diventare un giocatore di passaggio, specialmente perché con Rafa Marin sta avvenendo la stessa cosa. La coperta è corta per la squadra di Antonio Conte, con il tecnico leccese che però non sembra aver intenzione di cambiare così spesso i suoi interpreti.