sabato, Aprile 20, 2024
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Birmania, finalmente al voto

Un evento storico: dopo 25 anni la Birmania torna al voto. Infatti, era dal 1990 che in Birmania non si aveva un vera e propria votazione nazionale, stamattina, invece, il popolo si è recato alle urne. Due sono i dati sconvolgenti di queste elezioni: in primis la grandissima affluenza che vi è stata e in secundis il grande appoggio che ha avuto il leader del partito «Lega Nazionale per la Democrazia» (Ndl), Aung San Suu Kyi. Le urne chiuderanno alle 16 (ore locali), è probabile che già stasera si riescano ad ottenere alcune anticipazioni dei risultati. Nel frattempo, le operazioni di voto sono monitorate da centinaia di osservatori stranieri e da migliaia di birmani. La storia del partito Ndl e del suo leader non sono certo facili: nel 1990 il partito vinse le elezioni, ma la giunta militare che governava, Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo, non permise al partito di prendere il potere. Aung San Suu Kyi rimase agli arresti domiciliari per 10 anni, dal 1991 fino al 2001, ma ciò non le impedì di vincere il premio nobel per la pace.  Con la liberazione del leader del Ndl, il partito riaprì e il consenso in questi anni non ha fatto altro che crescere. Forse questa è la volta buona.

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