sabato, Aprile 20, 2024
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Boca-River: la Bombonera al peperoncino che sospende il Superclasico

Vergogna e indignazione. Anzi peggio, una vera miseria e chi più ne ha più ne metta per definire quanto accaduto questa notte alla Bombonera nell’attesissimo superclasico “copero”, sospeso dopo soli 45 minuti di gioco a causa di un agguato in piena regola contro i giocatori del River, ustionati con spray urticante mentre rientravano in campo per disputare la ripresa. E’ stato sospeso dopo il primo tempo, dunque, il match di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Libertadores tra Boca Juniors e River Plate.
Colpa di alcuni ultrà del Boca, che hanno lanciato un lacrimogeno con spray urticante contro il giocatori del River, mentre questi stavano rientrando in campo per la ripresa del gioco. Ponzio, Vangioni, Kranevitter e Funes Mori hanno avuto la peggio, con ustioni di primo grado nonostante gli immediati soccorsi. E’ filato tutto liscio per 45 minuti, mentre il Boca cercava di ribaltare il ko di misura subito all’andata. Qualche fallo al limite del regolamento (con sei ammonizioni, a partire dal giallo a Osvaldo dopo appena 40’’) e un’occasione per parte prima di imboccare la via degli spogliatoi. Ma al rientro in campo è scoppiato il putiferio per colpa di un pugno di delinquenti che, dopo aver aperto una breccia nella recinzione, hanno bucato il tunnel di accesso al campo lanciando un ordigno rudimentale contenente spray urticante contro i giocatori del River.

 

Scioccante epilogo alla “Bombonera” nella sfida di ritorno degli ottavi di Libertadores. Dopo un’ora di discussioni, la sfida alla Bombonera di Buenos Aires è stata definitivamente interrotta sul punteggio di 0-0 dopo l’1-0 dell’andata a favore del River. Un teatrino surreale durato oltre un’ora prima di prendere la decisione più sensata, al termine di un continuo scarica barile tra terna arbitrale e delegati della Conmebol, che le hanno tentate tutte pur di far riprendere il gioco. Alla fine, l’annuncio dello speaker ha ufficializzato la sospensione, ma le squadre hanno dovuto attendere un’altra ora prima di poter abbandonare il terreno di gioco sotto la minaccia di ulteriori disordini.

“Una figuraccia davanti al mondo intero”, ha riconosciuto Daniel Angelici, presidente del Boca. Che adesso, oltre alla sconfitta a tavolino e la conseguente eliminazione dalla Libertadores, rischia pesanti multe e squalifiche dalla Conmebol. “Siamo stati vittime di un agguato, ha accusato Ponzio, il principale bersaglio dell’ordigno rudimentale scagliato nel tunnel che consente l’accesso al campo. “Questo non è calcio – ha continuato il centrocampista del Riverma un’autentica guerra”.  A suggellare una notte a dir poco surreale, ribattezzata da Olé “la notte della vergogna”, è arrivato anche l’applauso alla curva da parte dei giocatori xeneizes mentre abbandonavano il terreno di gioco. La “ciliegina” su una torta indigesta, che ha aumentato il sentimento d’indignazione al termine di una serata purtroppo impossibile da cancellare.

 

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