L’edizione odierna del quotidiano sportivo “la Gazzetta dello Sport” , prima nella sua versione online e poi anche nell’edizione cartacea di oggi, ha affrontato un tema non poco degno d’attenzione, relativo alla partita non giocata ieri pomeriggio tra Bologna e Inter.
Il giornale rivela infatti che il club rossoblu, bloccato dall’Asl del capoluogo emiliano dopo i numerosi casi di Covid-19, avrebbe presentato una distinta di gioco, vale a dire il documento ufficiale di gara che si consegna all’arbitro, caricandola su un’area specifica del sito della Lega Serie A la sera di mercoledì.
Si tratterebbe di una sorta di ‘bozza’ da revisionare il giorno della partita, ma che è stato dimenticato per via di tutti gli avvenimenti turbolenti relativi alla gara, finendo nelle mani dell’arbitro Giovanni Ayroldi e in quelle dell’Inter.
La questione sarà valutata quest’oggi dal Giudice Sportivo: sul piano teorico, “presentare” una distinta e poi non essere fisicamente allo stadio di fatto porta dritto allo 0-3 a tavolino. “È logico pensare che questo cavillo regolamentare possa trasformarsi in una battaglia giuridica a lunga scadenza. Le due società ufficialmente non commentano. Ma le posizioni sono evidentemente opposte.
Da parte nerazzurra c’è la sorpresa per essersi ritrovata nelle mani un documento ufficiale compilato da un club che alla Lega aveva chiesto il rinvio del match, nei giorni scorsi. Dall’altra, ovvero sponda Bologna, si sottolinea come l’immissione della “bozza” di distinta sia un’ulteriore dimostrazione che il club avrebbe voluto giocare, ma che poi non ha potuto per l’alt dell’Asl“.