venerdì, Marzo 29, 2024
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Bonus Matrimoni, la ri-proposta della Lega

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Si è tornati a parlare della recente ri-proposta d’incentivo al matrimonio firmata da alcuni parlamentari leghisti; inizialmente era riservata solo ai riti religiosi e alle coppie formate da un uomo e da una donna. Ma a seguito delle recenti polemiche, a fronte dell’effettiva incostituzionalità della decisione, si è fatto un passo indietro estendendo il diritto anche (e soprattutto) alle celebrazioni civili, le uniche che hanno realmente un valore legale.

Il testo, molto simile a quello recente, era già stato depositato il 13 novembre 2018, ma non arrivò mai alla discussione in aula. Ecco un estratto di quel documento: «Le ragioni che allontanano le giovani coppie dall’altare e che le portano a prendere in considerazione solo ed esclusivamente il matrimonio civile sono molteplici e di natura differente. Innanzitutto il matrimonio civile è di per sé una celebrazione meno onerosa rispetto al matrimonio religioso». Si trattava certo di un incentivo unidirezionale, quasi una forzatura, ma coerente con l’“ideologia” cattolica tanto cara al Carroccio.

Qualora la legge passasse (ad oggi non è certamente tra le priorità di Palazzo Chigi), i beneficiari sarebbero coppie under 35 con reddito ISEE non superiore a 23mila euro. «Considerando il numero dei matrimoni nell’anno 2021, che ammontano a circa 179mila, “si prevede che la quota massima detraibile per coppia sarà pari al 20 per cento di 20.000 euro, cioè 4.000 euro da dividere in cinque quote costanti”, viene precisato». [fonte: Il Sole 24 Ore, 20.11.22]. Tante le spese che possono rientrare nel bonus: i fiori decorativi, i libretti, gli abiti per gli sposi, le bomboniere, il servizio fotografico, la ristorazione, il parrucchiere.

Seguendo il fil-vert leghista, ‘sposando’ per un attimo l’idea si suggellare l’eterno nelle relazioni, bisogna constatare che rispetto al passato la scelta del matrimonio è sempre meno considerata. Se intorno al 2015-18 il numero si assestava a circa 195mila, nel 2021 i matrimoni sono stati circa 179mila, raddoppiati rispetto al 2020 ma certo in declino costante rispetto, ad esempio, al 2009, quando si sono celebrati 230mila matrimoni. [fonte: Istat].

Bisognerebbe verificare quanto questi provvedimenti possano realmente aiutare non solo i già convinti, alleggerendo un po’ le loro spese, ma soprattutto gli indecisi, gli scettici, arrivando quasi a cambiare – qualora fosse questo uno degli intenti che ci si propone di raggiungere – la loro forma mentis portarle cioè ad avere maggiore fiducia verso gli altri, verso se stessi e nelle ammalianti tre parole ‘per sempre insieme’.