Boom di casi Covid a Leicester, la città inglese torna in lockdown: chiuse scuole e negozi

Definitiva la decisione presa per arginare il focolaio che ha visto un aumento di 900 nuovi casi in sole due settimane

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Città di Leicester

Leicester, città dell’Inghilterra centrale che conta circa 300.000 abitanti, è stata sottoposta nuovamente alla misura di lockdown a seguito di un boom di nuovi casi positivi al Coronavirus rilevati nei giorni scorsi: saranno dunque chiusi gli esercizi commerciali non considerati strettamente necessari, ossia tutti al di fuori degli alimentari e delle farmacie, e da giovedì richiuderanno anche le scuole.

La cittadina inglese, dunque, non sarà protagonista dell’allentamento delle misure restrittive previsto a livello nazionale a partire dal 4 luglio, dato che nelle ultime settimane il 10% dei casi totali del Paese è stato concentrato proprio a Leicester, che ha visto circa 900 nuovi casi in sole due settimane.

Ciò che avrebbe dato origine al nuovo focolaio sarebbe stata una serie di contagi partiti da una locale azienda di alimentari, senza contare i numerosi assembramenti verificatisi al di fuori di negozi e chiostri. La decisione è stata quella di intervenire ad hoc ed in modo locale, non estendendo le restrizioni a tutto il Paese, in modo da non danneggiarne ancor di più l’economia.

Per quanto riguarda le scuole queste ultime resteranno aperte solo per alunni con fragilità e figli di persone che svolgono attività essenziali. Il ministro inglese Hancock, annunciando il nuovo lockdown, ha precisato: “Chiediamo ai cittadini di rimanere in casa più che possibile e a chiunque di non andare a Leicester e di non uscirne”.

L’accordo governativo prevede inoltre la possibilità di modifica delle precedenti misure ogni 14 giorni, che potranno quindi subire modifiche ancor più severe se i nuovi contagi non dovessero arrestarsi nelle prossime settimane.