giovedì, Marzo 28, 2024
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Bradisismo sismico a Pozzuoli: rischio alto e quasi raggiunto il livello del 1984

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Quando parliamo di brandisismo, ci riferiamo ad un fenomeno vulcanico, che causa il periodico innalzamento ed abbassamento del terreno, in aree localizzate della crosta terrestre. Una zona particolarmente colpita da tale fenomeno è quella dei Campi Flegrei, di cui prende il nome il Bradisismo flegreo: in particolare è presente nel golfo di Pozzuoli, dove interessa la zona che va da Capo Miseno e Baia fino a Posillipo.

Proprio la zona di Pozzuoli ha subito un’ondata di brandisismo molto pericolosa durante gli anni 80′:  essa montava ad un ritmo di 3 mm al giorno portando ad un sollevamento complessivo misurato in 180 cm, il tutto accompagnato da numerose scosse di diverse intensità. Poi, all’inizio del 1985 la terra è tornata ad abbassarsi pian piano riportando il tutto lentamente alla normalità. Una crisi che durerà circa 3 anni e che genererà paure e fughe dei cittadini puteolani dalle proprie abitazioni, provocando migliaia di sfollati.

I livelli di quella crisi brandisismica a Pozzuoli, potrebbero essere nuovamente eguagliati; secondo quanto riferisce Il Corriere del Mezzogiorno “Mancano circa 4 centimetri per raggiungere il livello di sollevamento massimo del suolo flegreo, registrato durante il bradisismo dell’84 e che portò alla decisione di sgomberare il rione Terra, sia per i danni alle abitazioni e il rischio che crollassero, sia perché nessuno poteva escludere lo scenario peggiore: una possibile eruzione.”

La ferita inferta nelle memorie puteolane dalla crisi dell’84, potrebbero riaprirsi. Pozzuoli subisce il numero di circa 150 scosse al mese: alle ore 3:18 di questa notte, è stato registrato una scossa di magnitudo 1.4 della scala Ritcher, ha avuto come epicentro la zona di Agnano Pisciarelli a 1480 metri di profondità. Il rischio c’è: dal 2005 il suolo ha ricominciato a sollevarsi e il fenomeno non si è mai arrestato. Anzi. Dal luglio 2021 il suolo si solleva di circa 10 millimetri al mese.

Secondo gli studiosi Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, se il trend dell’innalzamento non dovesse cambiare, entro maggio verrà raggiunto il livello dell’84. Tutto ciò ha destato molte preoccupazione nel sindaco di Pozzuoli  Vincenzo Figliolia, “impegnato ormai da tempo a sensibilizzare i suoi concittadini sull’enorme problema e che di recente ha fatto distribuire migliaia di pieghevoli della Protezione civile comunale con precise disposizioni su come affrontare una eventuale emergenza”- scrive Il Corriere del Mezzogiorno. Il primo cittadino puteolano non esclude un possibile rischio vulcanico, per questo motivo la situazione verrà costantemente monitorato dagli esperti.