venerdì, Marzo 29, 2024
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Brexit, ma non troppo

I diritti dei cittadini europei e degli ‘expats’ britannici “non vanno mercanteggiati gli uni contro gli altri”. Questa l’opinione di Lady Hayter, viceministro inglese del partito laburista.
L’affermazione giustifica lo sgambetto messo dal suo partito, insieme a liberaldemocratici e indipendenti, all’avanzata del governo di Theresa May verso la Brexit.

Con 358 voti favorevoli e 256 contrari, la Camera dei Lord ha oggi approvato un emendamento con cui chiede vengano tutelati i diritti dei cittadini europei che risiedono nel Regno Unito. L’intenzione di rispondere a questa esigenza era già stata manifestata dal governo Tory, che però si è sempre detto in attesa di iniziare i negoziati con Bruxelles prima di prendere qualsiasi decisione. I Lord, invece, chiedono garanzie al massimo entro tre mesi dall’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, con cui si avvierebbe a tutti gli effetti il meccanismo di recesso del Paese dall’Unione Europea.

Il voto di oggi assume ancora più valore se si pensa che appena poche settimane fa la Camera dei Comuni si era espressa a favore del testo integrale della legge che avrebbe consentito alla Premier di iniziare immediatamente i negoziati con Bruxelles. Si parlava di marzo, ma la vera Brexit pare rimandata: l’obbligo dei Comuni di tornare ad esprimersi sull’emendamento e la ferma volontà dei Lord di vincolare l’esecutivo, potrebbero dare il via a un botta e risposta che farebbe inevitabilmente slittare tutte le scadenze.

Tirano, almeno per ora, un sospiro di sollievo i 3,3 milioni di cittadini europei che dopo il referendum di giugno hanno visto la loro permanenza in Regno Unito caricarsi di punti interrogativi. Negli scorsi giorni si era parlato di visto di lavoro, recesso dei benefit e altre strette significative alla libera circolazione. È chiaro che non tira un sospiro sollievo l’Unione Europea, i cui principi vacillano sotto il peso di populismo e nuovi nazionalismi.
Con o senza Regno Unito, è un’Europa che ha bisogno di reinventarsi.