Il naturale ciclo di vita dei capelli può essere influenzato da diversi fattori, tra cui c’è l’ereditarietà, ma non soltanto.
Lo stress, l’abuso di alcool e fumo, l’alimentazione squilibrata oppure, nel caso delle donne, la menopausa, possono essere tra le cause che determinano la perdita dei capelli.
Anche l’assunzione di alcuni farmaci può comportare, come effetto collaterale, la caduta dei capelli.
Seguiamo le indicazioni degli esperti dell’Istituto Helvetico Sanders per sapere cosa fare quando si manifesta la caduta dei capelli da farmaci. I rimedi possibili alle diverse cause della calvizie includono non solo i trapianti, ma anche i trattamenti anticaduta dei capelli, che hanno un’azione mirata alla normalizzazione del cuoio capelluto e al rafforzamento della capigliatura.
Come influiscono i farmaci sulla caduta dei capelli?
Si definisce alopecia iatrogena quella perdita di capelli derivante dall’uso di farmaci che possono essere di vari tipi anche legati a terapie prescritte per la cura di problematiche piuttosto comuni. Tra questi, ad esempio, troviamo anticoagulanti, antivirali, betabloccanti, farmaci per la riduzione del colesterolo ed alcuni integratori con vitamina A e betacarotene (se sono usati in modo eccessivo). L’alopecia si manifesta anche in caso di farmaci chemioterapici.
Si possono rilevare vari tipi di caduta di capelli dovuta all’assunzione di farmaci:
- temporanea ;
- permanente,
- improvvisa;
- graduale;
- diffusa;
Le variazioni nella modalità di manifestazione dell’alopecia iatrogena possono essere riferite al follicolo, con un accorciamento (e quindi con distacco prematuro del fusto dal follicolo) o un arresto precoce della fase di crescita, oppure con l’interruzione di un farmaco che aveva come effetto collaterale l’aumento della crescita del capello.
Cosa fare in caso di caduta di capelli da farmaci?
Una volta riscontrato tale problema, si dovrà valutare innanzitutto la gravità della perdita di capelli dovuta all’interazione tra il medicinale e il naturale ciclo di vita dei capelli, insieme al dosaggio specifico dello stesso e al livello di sensibilità della persona al farmaco in questione.
Infatti, considerando anche che un farmaco può essere, in alcuni casi, assunto a vita, si dovrà procedere con un’analisi del quadro generale di queste variazioni ed anche del percorso terapeutico con la finalità di limitare la caduta dei capelli.
Si dovranno, quindi, andare a rinforzare i follicoli per renderli maggiormente resistenti all’effetto collaterale del farmaco che abbia causato la caduta dei capelli e contenere, così, il più possibile questa conseguenza indesiderata.
Per evitare che si verifichi il fenomeno del Telogen Effluvium cronico, cioè una caduta persistente, generalizzata e continua dei capelli, occorre intervenire tempestivamente con un’analisi completa del capelli.