Quando la sportività è in grado di abbattere le barriere che separano sport diversi, quando il semplice fatto di essere italiani e tifosi sportivi varca i limiti del pallone, allora possono verificarsi fatti come quello accaduto stasera al San Paolo, in occasione di Napoli – Palermo: uno striscione esposto a sostegno di Valentino Rossi, penalizzato dalle vicende legate a Marc Marquez accadute a Sepang nell’ultimo Gran Premio, come oramai tutti sanno.
Il campione italiano sarà costretto a partire ultimo, ma arrivano segni di solidarietà nei suoi confronti dall’intera penisola unita dal tricolore, in particolare stasera l’appoggio arriva dai sostenitori azzurri in Curva B, dove, a gara in corso, viene esposto uno striscione con su scritto: “Valentino a Valencia niente regole… Tibia e perone!”.
Un linguaggio apparentemente del tutto calcistico ad invitare il pilota alla scorrettezza, al cattivo esempio, ma in realtà, tale striscione, vuole essere soltanto un invito alla determinazione, a crederci, a tirare fuori la classe e le infinite qualità dimostrate nel corso di una ventennale carriera di successi da chi sul lato posteriore della tuta porta la scritta “The Doctor”.
Un bell’esempio di unione tra due sport apparentemente appartenenti a due mondi diversi, come il calcio ed il motociclismo, ma che in realtà sono collegati dalla stessa intensa passione di chi fa il tifo per i campioni, quelli veri, che sanno incantare ed hanno imparato a vincere da soli, anche in condizioni ostili. L’incoraggiamento a Rossi arriva in un periodo di estrema positività per il Napoli, chissà che questo ponte invisibile fra il San Paolo ed il circuito di Valencia non sia in grado di trasferire un po’ di carica, un po’ d’energia a Valentino.
Una cosa è certa: l’Italia sta con Valentino, dal papà Graziano, il tifoso più scontato, al premier Matteo Renzi.