martedì, Marzo 19, 2024
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Calciomercato Inter, Vecino ai saluti: Milan in pole per l’uruguayano

Il destino di Matias Vecino all’Inter è ormai segnato. Il centrocampista così fortemente voluto da Spalletti è definitivamente caduto ai margini del progetto di Conte che in questa annata gli ha regalato soltanto 25 apparizioni, molte delle quali da subentrante. Un declino che ha influito anche sul cartellino che ora inizia ad ingolosire tanti club, primo tra tutti il Milan.

A dire la verità il corteggiamento del Diavolo verso il giocatore nerazzurro ha origini lontane. Ne momento di massima sofferenza nella fase invernale del campionato, il Milan aveva cercato con determinazione il sudamericano, proponendo anche un clamoroso scambio con Frack Kessié. Il momento no del club rossonero però aveva investito anche l’ivoriano spingendo l’Inter a declinare l’offerta.

Il ritorno di fiamma tra il Milan e Vecino è frutto essenzialmente dello stallo con cui i rossoneri devono fare i conti nell’affare che porta a Bakayoko. Il Chelsea continua a sparare alto per il francese di origini ivoriane e la dirigenza del fondo Elliot con la mossa Vecino sta tentando di minare la posizione di vantaggio dei Blues nella trattativa.

Oggi però le carte in tavola sono di nuovo cambiate. L’ex Fiorentina è pronto a lasciare il ritiro di Appiano per aprirsi a nuove sfide, mentre il centrocampista del Milan ha recuperato con brillantezza forma e mentalità vincente convincendo Pioli della sua incedibilità. I due giocatori coinvolti in uno strano caso di sliding doors potrebbero trovarsi in un futuro ormai prossimo a dover condividere lo stesso spogliatoio con Maldini pronto ad offrire ai cugini una via d’uscita dall’impasse.

Il contratto di Vecino infatti andrebbe onorato almeno fino a giugno 2022. Il Milan spera di poter aggregare il giocatore sulla base di un prestito con diritto di riscatto nella prossima estate. Marotta, dal canto suo, preferirebbe arrivare subito a monetizzare dalla cessione del suo numero otto. Posizioni distanti ma che potrebbero comunque trovare un’intesa qualora fosse lo stesso giocatore a esprimere una propria preferenza.