Tra Juventus e Milan è lotta senza esclusione di colpi per il madridista Isco. Sarà lui il vero, grande colpo dell’inverno in Serie A e ognuna delle due contendenti proverà con ogni mezzo di soffiarlo alla rivale. La classe del giocatore non si discute, chi lo prenderà farà un affare. L’unico neo rimane l’ingaggio ma il ddl Crescita potrebbe, in questo senso dare una mano con una tassazione favorevole a chi assume dall’estero.
Non è un mistero che tanto la Juventus quanto il Milan siano alla ricerca del campione delle merengues, caduto ormai ai margini della squadra di Zidane. L’ultima testimonianza di una rottura ormai divenuta totale sono gli appena venti minuti concessi al numero 22 durante il match contro l’Athletic Club di Bilbao. Isco, nell’occasione entrato al 64′ al posto di Federico Valverde, non le ha mandate a dire finendo per tagliare ogni possibilità di mediazione col Real Madrid.
Lo stesso Zidane, avvertito delle esternazioni del giocatore ha commentato: “I giocatori vogliono sempre giocare di più. Un giocatore come Isco o Marcelo vuole giocare di più ed è normale. Quello che però devono continuare a fare è andare avanti, stanno lavorando bene“. Una dichiarazione rilasciata con la solita diplomazia ma, ne siamo sicuri, non lascerà i diretti interessati del tutto soddisfatti.
Le voci di una cessione si inseguono ormai da mesi eppure alcuni giurerebbero che il momento propizio sarà proprio a gennaio quando i due club italiani si daranno battaglia per strappare il sì del playmaker blanco. La Juventus offre la possibilità di essere da subito protagonista in Champions League. Il Milan invece spera di riuscire a ritornare nella competizione europea proprio in virtù dei bei risultati ottenuti in campionato.
L’affare col Real Madrid si potrebbe chiudere con cifre abbastanza contenute. Il cartellino del giocatore ad oggi non vale di più di una ventina di milioni. Sarà l’ingaggio a ostacolare maggiormente l’acquisto. Il procuratore dello spagnolo, Francisco Alarcon, è intenzionato a non accettare offerte inferiori ai 6,5 milioni di euro annui per almeno quattro stagioni.