In vista del match contro il Genoa, la Juventus deve ancora ufficializzare definitivamente la chiusura del calciomercato poiché ci sono almeno tre situazioni da risolvere quanto prima. Le situazioni riguardano Claudio Marchisio, Kwadwo Asamoah e Mattia De Sciglio. Se sui primi due la situazione è da evolversi (il “Principino” sembra che interessi al Milan mentre l’ex Udinese, come ha sostenuto Allegri, sta valutando la sua situazione), sul nuovo arrivato, il tecnico sembra avere le idee chiare.
Così come è stato fatto con Higuain lo scorso anno, l’inserimento di De Sciglio avverrà in maniera graduale. Non a caso, infatti, nella prima di campionato (vinta dai bianconeri 3 a 0 contro il Cagliari) ha giocato il collaudato Stephan Lichtsteiner. Questo perché l’ex terzino del Milan viene da diverse stagioni in cui è stato pesantemente contestato non riuscendo a mantenere tutte le promesse che si erano riversate su di lui. De Sciglio, però, è stata una precisa richiesta del tecnico toscano e, quindi, ragionevolmente la fascia destra di difesa bianconera è già completa: si alterneranno Lichtsteiner e De Sciglio con quest’ultimo che, presumibilmente, quando avrà preso confidenza con l’ambiente bianconero e con il modulo, sarà inserito in pianta stabile nell’11 titolare. E chissà che, finalmente, il classe ’92 non riesca a segnare la sua prima rete da professionista visto che (compresa la Supercoppa Italiana persa dalla Juventus contro la Lazio) ha totalizzato 134 presenze da professionista. Un tempo era enfant prodige, oggi un oggetto misterioso criticato prima dai tifosi milanisti e poi accolto con una certa freddezza da quelli juventini. Il tempo, però, sembra giocare dalla parte di De Sciglio che ha tutte le carte in regole per smentire quanti di loro pensano che sia un terzino sopravvalutato.