Uno dei tormentoni che ha accompagnato le ultime campagne acquisti del Milan è stato quello relativo all’acquisto di Axel Witsel. Il prezzo del suo cartellino, pari a circa 35-40 milioni di euro, è stato uno degli intoppi della sua prolungata permanenza in Russia. I contatti tra Adriano Galliani, lo Zenit San Pietroburgo e l’entourage del giocatore sono stati frequenti la scorsa estate, ma le richieste del club per il cartellino erano proibitive e fuori dalla portata delle casse del Milan. Alla fine il club di via Aldo Rossi, nonostante le voci che davano vicinissimo il centrocampista belga ex Benfica, optarono per l’acquisto low cost per 3 milioni di euro dal Genoa di Juraj Kucka.
CENTROCAMPO FRAGILE- L’interesse per il calciatore potrebbe non essere ancora del tutto sfumato, soprattutto visto che la mediana è ancora uno dei punti deboli della squadra allenata da Sinisa Mihajlovic. In queste ultime settimane infatti a centrocampo ci sono stati gli infortuni di Riccardo Montolivo e del sopracitato Kucka, che hanno parzialmente condizionato le prestazioni negative contro Sassuolo e Chievo Verona.
LE PAROLE DI MITROFANOV- Il direttore generale dello Zenit, Maxim Mitrofanov, ha rilasciato una breve dichiarazione ai colleghi dell’agenzia russa Tass proprio sulla questione Witsel: “Il suo entourage vorrebbe venderlo ogni giorno, ma noi saremmo felici se Axel restasse con noi. L’unica proposta a gennaio è arrivata dallo Stoke City, che aveva offerto circa 15 milioni, una cifra che non rispecchia il valore del giocatore.”
Nessuna offerta ufficiale del club rossonero nell’ultima sessione invernale di calciomercato. Del resto, le dichiarazioni del calciatore erano state abbastanza chiare: “Resto fino a giugno, poi vedremo”. Il 27enne centrocampista non voleva perdersi l’opportunità di giocare gli ottavi di finale di Champions League, purtroppo sfortunati vista l’eliminazione contro il suo ex Benfica. Il belga ha un contratto fino al 2017 e se il club russo non vorrà perderlo a zero, dovrà abbassare le sue pretese economiche. A quel punto il Milan potrebbe inserirsi, anche se non va sottovalutata la concorrenza di molti club europei.