venerdì, Marzo 29, 2024
Home Blog

Caos in Parlamento. Sgarbi: “A Draghi non interessa che abbia problemi cardiaci e il cancro. Gli interessa solo del Covid”

L’intervento di Vittorio Sgarbi in Parlamento ha lasciato diversi strascichi sul sentimento popolare legato alle malattie da tempo trascurate per via del Covid-19. L’esperto di arte, intervistato dal Corriere della Sera, ha voluto ritornare sull’argomento spiegando che non ha ricevuto alcuna solidarietà dalle Istituzioni e ancor meno dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.

L’antefatto

Durante un intervento alla Camera dei Deputati, Vittorio Sgarbi ha chiesto di poter parlare senza la mascherina poiché affetto da patologie che rendevano impossibile respirare indossando il DPI. Il politico aveva spiegato di aver informato anche gli organi del Parlamento della sua condizione e quando ha iniziato ad abbassarsi la mascherina ha provocato non poche reazioni di sdegno da parte dei suoi colleghi. Lo stesso premier Draghi gli avrebbe intimato di ritirare su la maschera salvo la conclusione anticipata del suo intervento.

Al Corriere della Sera, Vittorio Sgarbi avrebbe poi raccontato: “Mario Draghi? Non gliene frega niente del cancro e dei problemi cardiaci, gli frega solo del Covid”, una dichiarazione che non va certo per il sottile subito rinforzata da un’altrettanto sprezzante affermazione. “L’ho detto a Draghi, ho avuto una malattia cardiaca, una cancerogena e ho già fatto il Covid perché indossare la mascherina che mi fa male alla respirazione? Non gliene frega del cancro o di problemi cardiaci, solo del Covid, che è meno letale del cancro ai polmoni per il fumo”.

La confessione del critico d’arte prosegue spiegando: “In Parlamento siamo di fronte a un paradosso logico: prescrizioni rigidissime per una malattia non letale per più del 90% delle persone che la contraggono, ma se ne hai un’altra, come il cancro o cardiopatie, non frega niente a nessuno. Molti hanno avuto il Covid: Zingaretti, Gelmini, Lotti… e siamo ancora in quest’aula che sembra un teatro. Solo che i teatri e i musei sono chiusi, le mostre sbarrate mentre quest’Aula è aperta e senza sanificatori”. 

In conclusione, Sgarbi ritorna sulle proprie patologie che, come in tanti altri casi in Italia sembrano essere state derubricate e messe da parte per far fronte all’emergenza da coronavirus. “Oggi, questa mia malattia sembra di serie B, meno importante della mitologia intorno alla pandemia. In aula mi fanno tenere la mascherina, che fa male alla mia malattia e non serve per combattere il Covid, che io non posso più avere perché l’ho già fatto. Un paradosso”.