Caos in Venezuela. Maduro: “Golpe sconfitto”. Guaidò: “Andiamo avanti con più forza che mai”

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Foto da Wikimedia Commons

Almeno un morto e circa 60 feriti: questo il bilancio provvisorio degli scontri avvenuti dei giorni scorsi in Venezuela, stando a quanto riportato dai media locali citando dati del Foro Penal. La vittima è un ragazzo di 24 anni che aveva riportato gravi ferite in seguito agli scontri nella città di La Victoria; è stato trasportato in ospedale, ma all’arrivo era già deceduto.

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro considera già soppresso il tentativo di rivolta e ha dichiarato: “Voglio congratularmi con voi Forze armate per l’atteggiamento fermo, leale, valoroso e di enorme saggezza con cui avete condotto alla soluzione e alla sconfitta del piccolo gruppo che pretendeva di riempire il Paese di violenza con una scaramuccia golpista“. Maduro, riferendosi ai giorni scorsi, li ha definiti “intensi di eventi, emozioni, riflessioni e di sguardi sul futuro del Venezuela”, per poi aggiungere: “Ringrazio tutto il popolo venezuelano per il suo valore, coraggio e coscienza di fronte a questo tentativo di colpo di Stato frustrato. Avete dimostrato che un popolo mobilitato è garanzia di tranquillità per la Patria“.

Juan Guaidò, autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, incoraggia intanto a manifestare ancora in tutto il Paese contro il governo del presidente Nicolas Maduro. “Andiamo avanti con più forza che mai, Venezuela“, ha dichiarato tramite i propri canali social. “Abbiamo parlato con i nostri alleati nella comunità internazionale”, prosegue Guaidò, dopo aver chiamato i militari a unirsi alla rivolta contro il presidente Maduro “e abbiamo il loro forte sostegno per questo irreversibile processo di cambiamento nel nostro Paese. L’Operazione Libertà è iniziata e resisteremo fino a raggiungere un Venezuela libero“.

Il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha dichiarato in un’intervista televisiva che un’azione militare degli Usa in Venezuela sarebbe possibile. “Se necessario, è quello che faranno gli Stati Uniti per restaurare la democrazia, anche se preferirebbero una transizione pacifica del potere”. Anche il presidente Trump si è espresso dichiarando online:”se le truppe e le milizie cubane non cesseranno immediatamente le operazioni militari e di altro genere allo scopo di causare la morte e la distruzione della Costituzione venezuelana, imporremo un embargo totale sull’isola di Cuba, insieme a più sanzioni“.

L’ingerenza Usa negli affari interni del Venezuela è una violazione del diritto internazionale”, fa sapere intanto la Russia. Il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ha dichiarato infatti che ulteriori mosse “aggressive” da parte degli Usa comporterebbero “conseguenze gravi“.