giovedì, Ottobre 10, 2024
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Carne y Arena, il progetto di Alejandro Iñárritu alla Fondazione Prada

Da domani il progetto dello stimato regista messicano sarà aperto al pubblico alla Fondazione Prada

Carne y Arena è un’installazione di realtà virtuale creata dal regista quattro volte premio Oscar Alejandro Iñárritu.

La versione completa di questo progetto è ospitata dal 7 giugno 2017 al 15 gennaio 2018 alla Fondazione Prada di Milano.

Si tratta dell’ennesima collaborazione del regista messicano con Emmanuel Lubezki e la produttrice Mary Parent e ILMxLAB.

L’installazione dura sei minuti e mezzo. Il progetto è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2017 e ha ricevuto delle recensioni molto positive. Ancora una volta il regista messicano si conferma uno dei migliori registi di questi tempi con un progetto davvero ambizioso che vuole cercare di sensibilizzare il pubblico riguardo a tematiche scottanti di questo momento.

 Ma di cosa tratta esattamente Carne y Arena? 

Carne y Arena è basato su storie vere e racconta l’esperienza di immigrati e rifugiati provenienti dal centro america e Messico in viaggio per gli Stati Uniti. Il regista si è documentato intervistando personalmente gli immigrati e conducendo ricerche approfondite sulla materia.

Ecco le parole del regista: “Nel corso degli ultimi quattro anni, mentre l’idea di questo progetto si formava nella mia mente, ho avuto il privilegio di incontrare e intervistare molti rifugiati messicani e dell’America centrale. Le loro storie sono rimaste con me e per questo motivo ho invitato alcuni di loro a collaborare al progetto. La mia intenzione era di sperimentare con la tecnologia VR per esplorare la condizione umana e superare la dittatura dell’inquadratura, attraverso la quale le cose possono essere solo osservate, e reclamare lo spazio necessario al visitatore per vivere un’esperienza diretta nei panni degli immigrati, sotto la loro pelle e dentro i loro cuori”. 

Grazie alla tecnologia della realtà virtuale, lo spettatore sarà catapultato nella realtà di questi immigrati e vivrà il loro dramma in prima persona durante questi 6 minuti e mezzo.

Si tratta di un’immersione totale nella storia che permette allo spettatore di identificarsi con i protagonisti del viaggio e di capire, si spera, la triste realtà dei rifugiati.

Carne y Arena sarà aperto al pubblico a partire da domani e, secondo i critici al Festival di Cannes, lo spettatore dovrà prepararsi mentalmente prima di affrontare questa dura realtà.

 

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