La sconfitta della Roma a Firenze ha lasciato strascichi e le consuete polemiche, sul banco degli imputati sono saliti il direttore di gara Rizzoli e i suoi assistenti, colpevoli di aver agevolato la vittoria della viola non concedendo un rigore alla Roma per fallo di Tomovic su Dzeko e non annullando il gol di Badelj con Kalinic in evidente fuorigioco. Subito dopo la gara c’è stato un botta e risposta tra Pantaleo Corvino e Walter Sabatini, con il dirigente viola che ha accusato Dzeko di essere un simulatore: “Dzeko è uno che si butta spesso in area, basta vedere per esempio la partita contro la Sampdoria. La sua era una simulazione, avrebbe meritato il giallo, le polemiche successive mi hanno infastidito”. Pronta la risposta del ds della Roma: “Le parole di Corvino sono un pietosissimo caso di incontinenza verbale. Dzeko è un giocatore di lealtà sportiva assoluta. È inaccettabile che questo sia sfuggito a un dirigente serio e preparato come lui”. L’ultima parola in merito alla questione è stata del dirigente viola, La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, ha infatti pubblicato le ultime dichiarazioni di Corvino:
“Viste la mia età e quella di Walter ci sarebbe da preoccuparsi se avessimo altre forme di incontinenza che richiamino al pietismo ma che ancora non si intravedono, almeno per me… Pietismo è invece perdere e dare la colpa a episodi discutibili”.
