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Castel Volturno: la commemorazione a dieci anni dalla “strage di San Gennaro”.

Oggi, 18 Settembre 2019, è stata commemorata la “strage di San Gennaro”  a Castel Volturno, in provincia di Caserta, luogo nel quale proprio dieci anni fa avvenne il drammatico evento.

La sera del 18 Settembre 2008 cinque esponenti del clan dei Casalesi commisero una delle azioni più violente della camorra casertana. Davanti ad un negozio di sartoria furono sparati a colpi di kalashnikov e pistole un gruppo di immigrati di origine ghanese: ci furono 17 morti nei sei mesi successivi, i colpi quella sera furono più di 150.

Un uomo, rimasto col corpo colpito a terra quasi esanime, peró riconobbe il volto di uno dei terroristi e riuscì poi in seguito a riconoscerlo in procura e a denunciarlo. La sua testimonianza fu decisiva per riconoscere gli autori della strage. Oggi gli assassini sono stati tutti arrestati e condannati per strage con l’aggravante di odio razziale.

A chiarire le motivazioni dell’insano gesto, se di “motivazioni” si può parlare, è il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho che ha dichiarato apertamente: “Fu una strage razzista, per dire agli immigrati che dovevano andarsene da quel territorio”. “Fu uno degli eventi più significativi del controllo del territorio del clan dei Casalesi”.

“Uccidere quei cittadini immigrati significava non tollerare la loro presenza e dire ‘qui comandiamo noi e chiunque voglia operare deve farlo solo attraverso il nostro consenso’. Il clan aveva dei progetti importanti di reinvestimento sul territorio e per loro questo veniva impedito dalla presenza degli extracomunitari. Così era stato detto loro di allontanarsi da Castel Volturno: non lo avevano fatto e vennero colpiti. È una delle dimostrazioni più chiare di quanto il clan dei Casalesi sia stato violento e privativo di ogni libertà per chiunque abbia abitato il loro territorio”.

Oggi, per ricordare l’accaduto, una scuola media con più di 70 ragazzi ha deciso di commemorare i nomi delle vittime con delle fiaccole. Il Comune invece si è mobilitato per svolgere una preghiera interrazziale proprio dinanzi al luogo dell’accaduto.

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