giovedì, Marzo 28, 2024
Home Blog

Catastrofe Inter! Tra infortuni e squalifiche a Genoa con i Primavera

Altro che grattacapo. Quello che si dovrà tentare di risolvere dalle parti di Appiano gentile sarà l’enigma più intricato di sempre per la formazione di Antonio Conte. La situazione dei nerazzurri era davvero complicata già prima dell’ultimo match disputato a Firenze. Tanti gli infortunati e tutti di lunga data. A tutto ciò si è affiancata anche la piaga delle squalifiche che toglierà trasversalmente al tecnico leccese uomini in tutti i reparti.

LA DIFESA LANGUE – La retroguardia sentirà sicuramente la mancanza di un totem come lo slovacco Skriniar. Il rischio della quinta ammonizione aleggiava sul centrale già da qualche settimana e con la Fiorentina purtroppo è arrivato il giallo che significava squalifica. Se consideriamo le non proprio eccellenti condizioni dell’ex Atletico Godin e la contemporanea esclusione anche di D’Ambrosio potremmo immaginare che contro il Genoa potrebbe toccare al sottoutilizzato Ranocchia. Bastoni e De Vrij completeranno il reparto. Per tutti e tre, comunque, sarà la prima volta insieme sul campo da gioco.

IN MEZZO CI SI DEVE ADATTARE – I guai peggiori forse sono a centrocampo. Le condizioni di Asamoah, Sensi, e Gagliardini sono tutte da verificare. Conte spera in un recupero lampo del suo playmaker ma le possibilità sono comunque ridotte. L’assenza per somma di gialli di Brozovic è un colpo difficile da digerire. Anche quì le scelte sono obbligate. In mezzo dovranno, per forza di cose, giocare Borja Valero, Vecino e Agoumè. I risultati contro la Viola non sono stati esaltanti. Si spera in una prestazione di orgoglio nel caos delle emergenze.

LA PRIMA SENZA LAUTARO – Problemi anche in attacco. Il match contro i “Grifoni” non vedrà scendere in campo il goleador del club, quel Lautaro Martinez che lascerà orfano lì davanti il suo partner di reparto. Alexis Sanchez non è ancora pronto lasciando aperto un ballottaggio tra Politano e il baby Esposito. L’idea di lanciare dal primo il Primavera stuzzica e non poco Conte. Le alternative, d’altronde, sono finite.