Bye bye Champions. Le speranze dell’Inter di agguantare quell’agognato terzo posto si riducono sempre più, giornata dopo giornata. Ora che la Roma è distante ben 7 punti a 4 giornate dalla fine il dado è tratto. Solo un miracolo sportivo potrebbe rimettere in corsa i nerazzurri per uno sprint finale che avrebbe del clamoroso. La sconfitta di Genova ha minato nuovamente le certezze di una squadra che sembrava essersi rilanciata dopo l’exploit di sabato scorso con il Napoli. Sotto accusa, ancora una volta, la gestione di gara del tecnico Roberto Mancini, che non è andata giù alla stragrande maggioranza dei tifosi, che ne chiedono la testa, sportivamente parlando.
IL MERCATO – Senza gli introiti della Champions, il mercato dell’Inter si preannuncia molto più complicato. Una o addirittura più cessioni eccellenti saranno inevitabili per risanare le deficitarie casse societarie, cinesi permettendo. Nel frattempo, l’edizione odierna di Tuttosport riporta la notizia della presenza di uomini mercato del Chelsea a Marassi durante la partita Genoa-Inter. Sotto la lente d’ingrandimento la prestazione di Ivan Perisic, colui che viene ritenuto incedibile, ma neanche più così tanto. E’ già il secondo blitz dei londinesi per l’ex Wolfsburg, dopo quello della scorsa settimana a San Siro per Inter-Napoli. Il pressing di Conte e del Chelsea sul giocatore si fa sempre più pressante. Intendiamoci, neanche gli inglesi giocheranno la Champions l’anno prossimo, ma possono offrire a Perisic un contratto più sostanzioso economicamente parlando e prospettive di successo maggiori rispetto all’Inter attuale. E poi la Premier League è pur sempre un campionato dal fascino particolare, per i tifosi e per i giocatori stessi. Erick Thohir sarebbe intenzionato a non cedere i suoi gioielli, ma qualcuno dovrà pur partire, soprattutto in caso di offerte veramente irrinunciabili. Perisic è nella lista dei sacrificabili. E mentre il mercato in entrata può favorire l’arrivo di un grande centrocampista, quello in uscita preoccupa maggiormente! Le prospettive non sono incoraggianti.