Molte persone ritengono che il denaro sia fondamentale per la propria vita mentre altri invece si rifanno al detto secondo il quale i soldi non fanno la felicità, ritenendoli quindi un fattore secondario della propria esistenza.
In questo articolo cercheremo di approfondire da dove proviene il senso per le forme di scambio economico e gli effetti del denaro sullo stato psicologico dell’essere umano.
Il senso del denaro per le scimmie
Secondo uno studio dei ricercatori del Cnr-Istc di Roma pubblicato su Animal Cognition, è stato dimostrato che alcune scimmie sudamericane, i cosiddetti cebi dai cornetti, sono capaci di riconoscere gli oggetti di maggior valore e utilizzarli come forma di scambio per ottenere cibo.
Lo studio ha cercato di comprendere come è avvenuto nel corso della storia umana il passaggio da un sistema economico fondato sul baratto a quello basato sulla moneta; per farlo i ricercatori hanno indagato sui comportamenti di sei scimmie con due esperimenti che prevedevano uno scambio di oggetti. I cebi hanno ricevuto quattro oggetti ciascuno, di cui alcuni di questi, una volta scambiati, portavano ad una ricompensa.
In base al loro valore, i cebi hanno scambiato gli oggetti che avevano il valore aggiunto, e quindi utili per ottenere la ricompensa.
Dunque oltre a percepire quale bene abbia un valore maggiore, queste scimmie sono capaci anche di “fare affari” con questi oggetti e addirittura, come dimostrato in un secondo esperimento, effettuare scambi multipli per ottenere cibo di qualità migliore.
Insomma gli esperimenti dimostrano il forte fiuto per gli affari per le scimmie e pone le radici per capire le basi che hanno portato l’uomo ad adottare il baratto e successivamente la moneta.
Legame tra felicità e soldi
In molti si sono divisi sull’argomento che lega la felicità e il denaro. C’è chi infatti ritiene che i soldi non influiscano sul nostro benessere personale e c’è chi invece ritiene che solo attraverso l’accumulo di denaro si possa arrivare ad essere felici.
Tuttavia, secondo la scienza, possiamo dire che la verità sta nel mezzo. Infatti secondo studi condotti da ricercatori della Purdue University negli Usa e pubblicati su Nature, è vero che i soldi contribuiscono ad essere felici ma è altrettanto vero che dopo una certa somma di reddito non solo si assiste ad un arresto della propria soddisfazione ma addirittura ad un calo progressivo.
Qual è quindi il reddito che secondo la ricerca rende felici? Il reddito ideale sembrerebbe essere di 95 mila dollari all’anno per la soddisfazione in generale della propria vita, cifra che invece scende tra i 60 e i 70 mila dollari per il proprio benessere emotivo. I dati sono relativi ai singoli individui su uno studio che ha coinvolto oltre 1 milione di persone in 164 paesi e a seconda delle stime sul potere d’acquisto.
Il dato più interessante emerso dalla ricerca è che una volta raggiunto il reddito ideale, qualsiasi incremento porta ad una riduzione del livello di benessere.
I ricercatori hanno tentato di dare una spiegazione a tale fenomeno individuando la causa del decremento nel peso del confronto sociale, ovvero il paragone con gli altri ricchi, che porta l’individuo in uno stato di infelicità.
Specificano poi gli autori che il denaro è solo una delle componenti della felicità e che tale ricerca dimostra i limiti del suo impatto sul nostro benessere.
Fare soldi facilmente: l’ossessione e il rischio della ludopatia
Per molte persone il legame con il denaro può diventare addirittura una dipendenza e pertanto cercano metodi per ottenerli nella maniera più veloce e facile possibile. Non risparmiano su tutto, al contrario si affidano a metodi molto rischiosi come ad esempio il gioco d’azzardo.
La ludopatia è diventata una vera e propria dipendenza alla pari dell’uso di sostanze stupefacenti. Durante gli ultimi anni è diventata un’epidemia che colpisce soggetti di qualsiasi età e ad alimentare il fenomeno sono stati anche la legalizzazione del gioco d’azzardo e la nascita di numerose sale slot.
Il soggetto affetto da ludopatia non può praticamente rinunciare a scommettere e ciò comporta non solo danni dal punto di vista economico ma danni sotto tutti i punti di vista. Si parte dall’allontanamento dagli affetti, dal lavoro, dalla quotidianità fino ad arrivare a casi estremi in cui si tenta il suicidio.
In altri casi ancora è possibile che il soggetto, a seguito di perdite economiche ingenti si affidi ad usurai, peggiorando in questo modo ulteriormente la propria condizione.
Il gioco d’azzardo non fa altro che agire sul sistema nervoso con la produzione di sostanze come la dopamina che creano la dipendenza. I sintomi della patologia possono essere una maggiore irritabilità, disturbi dell’umore, ansia e iperattività.
I rimedi a questa malattia ci sono, ma è fondamentale innanzitutto prendere coscienza del problema e affrontarlo con serenità. Dopodiché è necessario affidarsi a professionisti seri come psicologi che possono combattere, tramite terapie ad hoc, la dipendenza e riprendere in mano la propria vita.