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Chi è Liberato? Il nuovo fenomeno partenopeo conquista tutti

Chi è Liberato? In questo periodo sempre più spesso ci si pone questa domanda. Ieri, 9 maggio, il cantante si è esibito live in un concerto sul lungomare di Mergellina. Ma anche in quest’occasione non vi è stata alcuna rivelazione.

La strada dell’anonimato sembra quindi essere confermata come scelta permanente, da percorrere secondo lungimiranti trovate di marketing.

Ciò che sembra certo è che Liberato sia un progetto studiato in tutti i suoi dettagli prima di essere presentato al pubblico. Un personaggio (o un insieme di essi) che senza dubbio ha portato una ventata di novità nel palcoscenico musicale italiano. Un prodotto. Ecco chi è Liberato.

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Chi è Liberato? Le origini del mistero

Chi è Liberato? Tutto nasce il 13 febbraio 2017. Un singolo lanciato su Youtube e subito divenuto virale nel mondo di Internet. Il titolo? “9 maggio“, una data che nell’epopea del misterioso cantante diviene fin da subito iconica.

Ed è proprio il 9 maggio dello stesso anno che esce il suo secondo singolo, forse il più famoso ed apprezzato dal pubblico: “Tu t’é scurdat ‘e me“. Una musica che fonde perfettamente il sound neomelodico con influssi di techno, dei video che raccontano in maniera romantica Napoli, richiamandone sapientemente tutti i tratti caratteristici.

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9 maggio 2018, concerto di Liberato sul lungomare di Mergellina

Francesco Lettieri: il regista

E se del cantante poco si sa (quel poco che si sa verrà esposto più avanti nel testo), è certo il nome del regista dei video di Liberato: Francesco Lettieri, facilmente rintracciabile tra le descrizioni sul canale Youtube.

Francesco Lettieri, giovane regista napoletano, si è preso la scena dei videoclip musicali soprattutto dopo le varie collaborazioni con i cantanti Indie (tra i più noti vi è ad esempio Calcutta).

Con Liberato il lavoro visivo vuole richiamare una timeline precisa che si intreccia tra le uscite dei nuovi singoli e che nel suo complesso racconta una storia d’amore di ampio respiro. Per ora sembra certo infatti il collegamento di trama almeno tra 3 dei 6 singoli apparsi su Youtube: “9 maggio”, “Tu t’é scurdat ‘e me”” e “Intostreet”.

E dopo aver menzionato in maniera doverosa la bravura del regista Lettieri, occore necessariamente spendere qualche parola sul progetto Liberato.

L’apparizione del 9 maggio

9 maggio 2018, lungomare di Mergellina al tramonto. 20 mila persone invadono la strada aspettando l’arrivo del cantante. Liberato non delude le aspettative, arriva con una barca e sale sul palco con i suoi sosia al seguito. Cappuccio, bandana e tanto fumo per mascherare il tutto.

Poi le canzoni, la scaletta per ora ancora un po’ ridotta che punta sulla qualità dei pezzi piuttosto che sulla quantità. 6 singoli ed un omaggio a Pino Daniele sul ritmo di “Quanno Chiove”. Un’ora di concerto che ha entusiasmato i numerosi fan accorsi dalle più svariate città.

Liberato funziona, la scelta dell’anonimato pare indispensabile. Se non ci fosse tutto questo alone di mistero intorno al cantante, egli avrebbe comunque tutto questo successo? Probabilmente no.

Ma comunque appare evidente che con il passare del tempo sempre più indizi emergono dalla fitta cortina di fumo che attanaglia il cantante incappucciato. Probabilmente il progetto è costituito da tre identità: un produttore, uno scrittore ed un cantante.

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Alcune piste sull’identità di Liberato

Il produttore sembra ormai quasi noto: la casa produttrice Bomba Dischi. A ciò si giunge analizzando le varie amicizie e collaborazioni evidenti con il panorama dell’Indie italiano ed il regista stesso Francesco Lettieri.

Per quanto riguarda lo scrittore le piste portano quasi tutte ad Emanuele Cerullo, giovanissimo scrittore napoletano laureato in “Lettere moderne”. Ed il cantante? Si può solo ipotizzare qualcosa, sotto al cappuccio potrebbe celarsi chissà lo stesso Emanuele. L’unico indizio certo è il suo essere napoletano.

Ma allora chi è Liberato? Non si sa, e non importa saperlo. Liberato è un prodotto che racchiude nel sound neomelodico innovativo la bellezza della napoletanità che permea nella città. Liberato è poesia che appassiona un popolo, il quale si riscopre ancora più orgoglioso delle sue origini. Liberato piace, ed il mistero intorno a lui ancora di più.

Ed allora poco importa che Liberato sia questo o quello, l’importante è che continui a far sognare migliaia di ragazzi. Quegli stessi ragazzi che ieri sera si son ritrovati romanticamente sul lungomare a vedere il tramonto tutti insieme.

LIBERATO continua ad essere un mistero. Probabilmente meglio così. Molto meglio così.

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