giovedì, Marzo 28, 2024
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Claudio Amendola, debutta in Hotel Gagarin, il 24 maggio

Claudio Amendola debutta con Hotel Gagarin, il 24 maggio. E’ la storia di un sogno, di una truffa. “La poetica della fuga e il combinarsi di suggestioni che ho vissuto in prima persona”, ha raccontato il regista.

Protagonista della pellicola, è un professore di storia, Nicola (Giuseppe Battiston), cinefilo di razza i cui bei sogni vengono traditi da un produttore ladrone (Tommaso Ragno). Spedito in Armenia, con la promessa di finanziamenti pubblici, il prof si trova nel mezzo di un Paese in guerra, bloccato nello sgangherato Hotel Gagarin con un gruppo di cialtroni. Tra questi, c’è Elio, un elettricista romano che per partire s’è reinventato tecnico cinematografico.

Claudio Amendola è stato intervistata e ha parlato del suo debutto. “Quello del regista è un lavoro tanto creativo quando faticoso. Sono quarant’anni, però, che faccio l’attore, e ci sono cose che mi hanno ormai stufato: certi tipi di attese, certi orari. E non è che io non voglia alzarmi presto, per carità. È che capita, spesso, che l’attore sia segregato in una roulotte per ore. L’attore aspetta, sempre.”

Alla domanda se è stanco del ruolo da bonaccione, l’attore ha risposto: “Io ho interpretato, nel 70% della mia carriera, il ruolo del coatto. Nel 30% restante, però, sono riuscito a fare altro, il politico con Virzì ad esempio. In generale, direi che mi piace fare ruoli disturbanti, che lascino nello spettatore il peso di aver visto qualcosa che l’ha fatto star male.”

Di andare all’estero, come il suo personaggio, non ci pensa proprio. Ho avuto la fortuna, in Italia, di essere subito famoso. Addirittura, quando ho avuto l’occasione di lavorare altrove, ho fatto in modo di non sfruttarla.”

L’attore aggiunge anche: “Ho appena girato una serie per RaiUno, Carlo e Malik, molto canonica e classica, ma ad incuriosirmi sono soprattutto le nuove piattaforme. Non parlo, necessariamente, di Sky, ma di Netflix, TimVision.”