Clown killer: la storia del killer che andava alle feste dei bambini

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Fonte: wikimedia commons

Il nome del Clown killer che ha terrorizzato l’America nella seconda metà degli anni ’50 è John Wayne Gacy.

John nasce a Chicago e la sua infanzia non è stata felice: secondo di tre figli ha subito abusi fisici e psicologici da parte del padre alcolizzato. Nonostante ciò la sua vita sembrava apparentemente normale per un ragazzo che di pomeriggio frequentava gli scout.

La sua vita inizia a cambiare nel 1964 quando conosce la moglie Marlynn Myers, figlia di un imprenditore e proprietario di tre fast-food della catena KFC. John diventerà il gestore dei tre fast-food trasferendosi a Waterloo e cambiando la propria vita e quella della sua famiglia per sempre.

Il primo omicidio avverrà nel 1967 ai danni di un quindicenne figlio di un amico di famiglia ma l’omicidio verrà confessato solo un anno dopo. L’arresto, avvenuto nel 1968, è durato soltanto tre anni ed infatti nel 1972 John riprende la sua vita e apre un’impresa edile.

A questo punto decide di dedicarsi al volontariato diventando il Clown Killer che conosciamo oggi. La sua seconda vittima è stata un sedicenne il cui cadavere è stato ritrovato nel suo seminterrato insieme ai cadaveri di altri 29 ragazzi. In totale le sue vittime furono 33 e i corpi di alcuni di loro non sono mai stati ritrovati.

La storia è tornata a galla nel 2021 perché la polizia è riuscita a dare un nome ed un volto ad una delle vittime scomparse e mai ritrovate.

John Wayne Gacy è stato condannato per sodomia e giustiziato nel 1994 ed ancora oggi viene ricordato come una delle personalità più inquietanti della storia dell’America.