Colin Firth, l’attore premio Oscar, grazie all’interpretazione di Giorgio VI del Regno Unito nel film Il discorso del re, si schiera contro Woody Allen. La lista di coloro che prendono distanza dal regista, si allunga sempre più. Dopo Mira Sorvino e Greta Gerwig, Colin Firth dichiara: “Non lavorerò mai più con Woody Allen.”
Woody Allen è al centro della polemica, in seguito alle accuse di sua figlia, Dylan Farrow. Figlia di Woody e Mia Farrow. Tutto è accaduto qualche giorno fa. Quando Mia ha rilasciato la sua prima intervista televisiva, nella quale conferma e rilancia le accuse di molestia sessuale contro il padre adottivo.
Le accuse di moleste di Mia risalgono a molti anni fa, a partire dagli anni Novanta e che da allora riemergono periodicamente. Allen non è mai stato incriminato di molestie sessuali: se ne parlò solo all’interno del processo per la custodia dei figli. Alla fine del quale, il giudice Elliott Wilk stabilì che le prove portate a sostegno dell’accusa di Dylan Farrow non erano sufficientemente credibili.
Woody Allen si è difeso dalle accuse mosse dalla figlia, pubblicando un messaggio, dove ribadisce la sua innocenza.
Firth, ha rilasciato dichiarazioni molto forti nei confronti nel grande regista. “E’ estremamente tossico, perché qualcuno dovrebbe mettere a repentaglio il proprio nome e la propria carriera con conseguenze potenzialmente dannose? La tua performance d’attore non verrebbe neppure presa sul serio. Tutti si chiederebbero, perché hai lavorato con lui?”.
Per Hollywood, Allen è considerato come un pericolo per la carriera. C’è chi perfino dubita che il suo nuovo film possa mai uscire nelle sale.
Un’ altra star ad aver dichiarato di non voler più lavorare con il regista newyorkese è stata Ellen Page. La quale, ammette che lavorare con Woody è stato il suo più grande errore. Nella lunga lista di pentimenti e risentimenti rientrano anche Griffin Newman, Rebecca Hall e Timothée Chalamet. Tutti protagonisti in A Rainy Day in New York, l’ultima pellicola del regista.
