giovedì, Aprile 25, 2024
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Come difendersi dai debiti con banche e finanziarie?

Sempre più aziende e famiglie vivono delle situazioni di grosse difficoltà economiche e non riescono a pagare i propri debiti con banche e finanziarie. Essere sommersi dai debiti porta spesso a conseguenze disastrose e allo sgretolarsi delle famiglie stesse, alla perdita di posti di lavoro e purtroppo in alcuni casi a gesti estremi. Ricercando su internet delle soluzioni a tali difficoltà economiche ci siamo imbattuti nel sito debitobancario.it e negli avv.ti Francesco Cacciola ed Elvira Carpentieri, autori del libro Liberati dai debiti con banche e finanziarie ed abbiamo deciso di intervistarli per capire quali strategie poter attuare per aiutare le aziende e famiglie in difficoltà, ponendogli una serie di domande fondamentali.

Quali sono le tipologie di debiti più frequenti?

Per famiglie, dipendenti e pensionati in genere i debiti più frequenti sono quelli con le finanziarie (finanziamenti e/o carte di credito revolving) oltre ai mutui per l’acquisto della casa. Per le aziende invece, oltre ai precedenti troviamo spessissimo anche gli affidamenti in conto corrente ed i leasing.

Come è possibile aiutare queste persone a difendersi?
Quali sono le soluzioni previste dalla legge?

La cosa più importante quando non si riesce a pagare un finanziamento o il mutuo è agire tempestivamente. Bisogna valutare subito se ci sono delle anomalie nel calcolo degli interessi e si deve provvedere a contestare con l’obiettivo di trovare un accordo non riuscendo più a pagare.

In tutti i rapporti è possibile contestare gli interessi?

In genere si, perchè nella stragrande maggioranza dei casi ci sono delle anomalie. Diamo la possibilità a tutti coloro che ci contattano sul sito debitobancario.it/contatti di ricevere una preanalisi gratuita al fine di valutare se ci sono o meno i presupposti per poter agire nei confronti della banca o della finanziaria.

Come è possibile contestare gli interessi? Cosa si deve fare nello specifico?

Per poter contestare gli interessi è fondamentale fare una perizia degli interessi e una lettera di messa in mora alla finanziaria.

Cosa succede dopo aver contestato?

Dopo aver contestato, il cliente non paga più le rate e si attende la decadenza del beneficio del termine cioè la richiesta della finanziaria di ottenere tutto l’importo in un’unica soluzione. Dal momento del mancato pagamento si verrà contattati dalle società di recupero crediti, prima solo telefonicamente, che cercheranno in tutti i modi di spingere a pagare spesso utilizzando anche modalità ai limiti della legalità, contattando parenti ed arrivando a chiamare anche sul posto di lavoro. In genere dopo circa 3 mesi di mancati pagamenti potrebbe arrivare a farvi visiti un esattore domiciliare che non è altro che un agente che lavora per le società di recupero crediti. Nel canale youtube e nel libro abbiamo approfondito molto il tema della difesa dal recupero crediti.

Quali sono poi le soluzioni possibili?

Quando si è in difficoltà nei pagamenti la cosa migliore è contestare gli interessi per prendere tempo attendere la decadenza del beneficio del termine e chiudere a saldo e stralcio o rinegoziare il finanziamento con una scadenza più lunga e con rate nettamente più contenute. La chiusura a saldo e stralcio può avvenire con il pagamento in un’unica soluzione ma, in caso di finanziamenti molto elevati, è possibile ottenere uno stralcio dilazionato da 4 fino a 36 mesi, ad esempio ultimamente abbiamo chiuso un debito di 66.000 euro a 33.000 in 36 mesi. Le finanziarie più conosciute sono tendenzialmente quelle con le quali è più semplice avere condizioni di dilazione maggiori. Nel caso non si dovesse avere disponibilità immediata per definire le posizioni debitorie c’è la possibilità di rinegoziare fino ad un massimo di 15 anni con alcune finanziarie riducendo in questo modo drasticamente le rate esempio un nostro cliente aveva un debito di circa 60.000 euro è stato chiuso con 180 rate di 250 euro. Nel caso in cui ci dovessero essere troppi debiti e quindi non si riuscisse a definire qualche posizioni è possibile fare causa per prendere ulteriore tempo e cercare di chiudere a stralcio o rinegoziare successivamente.

Quanto tempo ci vuole per chiudere tutte le posizioni debitorie?

Dipende, se si hanno solo finanziamenti e carte revolving dai 3 mesi ai 12 mesi.  Se si ha il mutuo in alcuni casi anche più anni. In caso di causa, può durare anche 5 anni.

Quali sono le percentuali di sconto in caso di saldo e stralcio?

In genere è possibile andare dai 50 al 90% di sconto in funzione di una serie di fattori:

  • presenza di contestazione
  • età del debitore
  • patrimonio del debitore
  • difficoltà nel recuperare il credito

Se una persona non ha nulla intestato e non lavora nemmeno cosa rischia?

Al nullatenente, cioè la persona che non possiede nulla, non ha uno stipendio, non ha immobili, non ha l’auto, i creditori non possono fare nulla. In genere cedono il credito e si spera che negli anni successivi ci sia qualcosa da pignorare.

E’ possibile non pagare più alcun importo alla finanziaria?

Ci è successo spesso di avere clienti che avevano sottoscritto contratti nel 07/08 e non erano riusciti a pagare con la conseguente risoluzione contrattuale. Le finanziarie hanno ceduto il credito e non hanno fatto alcuna azione esecutiva nei 10 anni successivi. In questi casi, se la finanziaria o la società che ha acquistato il credito, non è in grado di provarne l’esistenza e soprattutto non dimostra di aver interrotto la prescrizione, non si avrà più alcun debito.

Come è possibile contattarvi?

È possibile contattarci spiegando il proprio problema a www.debitobancario.it/contatti

Per questa intervista è tutto, ringraziamo l’avv.Cacciola e l’avv. Carpentieri

Mark S.
Mark S.http://dailynews24.it
Journalist of dailynews24.it
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