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Come prevenire una carenza di vitamina D con una dieta sana e qualche accortezza

La vitamina D è fondamentale per il benessere delle ossa e della muscolatura ma non solo. Recenti studi hanno messo in evidenza come questa sostanza sia da considerare preziosa per molti altri motivi, in quanto svolge un ruolo di primaria importanza per un organismo in perfetta salute. In effetti la vitamina D contribuisce anche al mantenimento di un sistema immunitario efficiente e fornisce dunque un valido aiuto nel prevenire infezioni di varia natura.

Il sole: la principale fonte di vitamina D

Se a questo poi aggiungiamo il fatto che in alcune stagioni dell’anno il nostro corpo è completamente coperto, è facile intuire come sia spesso facile andare incontro ad un deficit di vitamina D.

Alimentazione sana: un aiuto concreto per prevenire carenze di vitamina D

Una alimentazione sana e corretta può costituire un aiuto validissimo per prevenire una carenza di vitamina D, anche se come abbiamo accennato la fonte principale rimangono i raggi UV. Ciò significa che sarebbe impensabile raggiungere il corretto apporto di tale vitamina esclusivamente con la dieta. Privilegiare alcuni alimenti, comunque, si è dimostrato alquanto utile specialmente in autunno/inverno e vale quindi la pena capire quali siano i cibi migliori in tal senso.

Latte arricchito con Vitamina D

Per quanto riguarda l’alimentazione, il consumo di cibi addizionati con Vitamina D può rivelarsi davvero utilissimo. Basti pensare ai Paesi del Nord Europa: le persone fanno uso di tali alimenti da diversi anni ormai perché si tratta di un’abitudine consolidata e non a caso il deficit di vitamina D è molto meno diffuso in questi Stati piuttosto che nei Paesi del Mediterraneo. Ecco perché Parmalat ha lanciato la nuova linea di latte  con Vitamina D, che rappresenta un valido aiuto per contribuire ad integrare tale sostanza nell’organismo attraverso l’alimentazione.

Cibi che contengono Vitamina D

Come abbiamo accennato, integrare la vitamina D esclusivamente attraverso l’alimentazione è assai difficile. Tuttavia, privilegiare gli alimenti che ne sono naturalmente più ricchi è sicuramente una buona idea. Parliamo dei funghi prima di tutto, specialmente se lasciati essiccare al sole, ma anche l’olio di fegato di merluzzo, il tuorlo d’uovo, il salmone, il pesce spada, il tonno. Anche il latte ne contiene una piccola quantità  ma conviene scegliere quello addizionato perché ne fornisce di più.

Integratori di vitamina D: sì o no?

In quanto agli integratori, è importante ricordare che questi devono essere considerati alla stregua di farmaci. Possono essere assunti solo sotto controllo medico ed è sempre meglio evitare di prendere integratori senza prima consultare uno specialista.

FONTI:

  1. Philip C. Calder et al., Optimal Nutritional Status for aWell-Functioning Immune System Is an Important Factor to Protect against Viral InfectionsNutrients 2020, 12, 1181.
  2. Paul Lips et al., Current vitamin D status in European and Middle East countries and strategies to prevent vitamin D deficiency: a position statement of the European Calcified Tissue Society, European Journal of Endocrinology (2019) 180, P23–
  3. Roberto Cesareo et al., Italian Association of Clinical Endocrinologists (AME) and Italian Chapter of the American Association of Clinical Endocrinologists (AACE) Position Statement: Clinical Management of Vitamin D Deficiency in Adults, Nutrients 2018, 10, 546.
  4. Giovanna Muscogiuri et al., Vitamin D and chronic diseases: the current state of the art, Arch Toxicol., Received: 2 July 2016 / Accepted: 7 July 2016, on line, © Springer
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