giovedì, Aprile 25, 2024
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“Con me ha chiuso”, Roberto Mancini e il retroscena di New York

La Nazionale italiana, dopo un periodo davvero buio con la mancata qualificazione ai Mondiali, ha rialzato la testa grazie a Roberto Mancini e ai nuovi ragazzi emergenti. Grazie alle numerose vittorie, infatti, gli azzurri non solo si sono qualificazioni agli Europei in anticipo, ma ora lottano anche per vincerlo.

L’allenatore italiano ha rivelato alcuni retroscena anche su suo passato da giocatore e le tensioni con il mister Bearzot: “Nel 1984 a New York non tornai proprio a letto. E Bearzot mi disse: ‘Con me hai chiuso!’. Era l’ultima partita, non ero mai stato a New York in vita mia. Uscii con i grandi: c’erano Tardelli e Gentile. Sono rientrato alle 6.30, Bearzot mi fece un mazzo…“.

L’errore fu non chiedere scusa. Per timidezza. Al mio posto chiamò Vialli a Messico ’86. Il Mancini allenatore sarebbe andato d’accordo col Mancini giocatore? 19 anni fa stavo iniziando a fare l’allenatore: promisi che prima dei 60 anni avrei fatto pace con l’Azzurro facendo il ct. Per me è un sogno rappresentare l’Italia. A Italia ’90 eravamo i più forti, mi sono ripromesso che da ct avrei vinto Mondiale ed Europeo“.

Roberto Mancini, ha infine parlato della sua Nazionale:Due anni fa è stato difficile. Appena fuori dai mondiali la situazione generale era triste. Importante è stato rinnovare il più possibile, dare fiducia a ragazzi senza presenze in Serie A. Abbiamo avuto coraggio cercando la tecnica nei calciatori“.

Il mio merito è avere scelto collaboratori che vengono dalle giovanili e che conoscevano i giovani. Io ho avuto coraggio come con Zaniolo, con Scamacca, con Kean e Tonali“.

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