sabato, Marzo 22, 2025
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“Con me in Nazionale ha chiuso”, Roberto Mancini e il retroscena di New York

La Nazionale italiana, dopo un periodo davvero buio con la mancata qualificazione ai Mondiali, ha rialzato la testa grazie a Luciano Spalletti e ai nuovi ragazzi emergenti. Grazie al nuovo allenatore, è ritornato l’entusiasmo dopo le dimissioni, a sorpresa di Roberto Mancini, il quale, durante la sua avventura italiana, ha comunque conquistato un europeo.

L’allenatore italiano che ora dovrà affrontare la sfida da CT dell’Arabia Saudita, ha rivelato alcuni retroscena anche su suo passato da giocatore e le tensioni con il mister Bearzot: “Nel 1984 a New York non tornai proprio a letto. E Bearzot mi disse: ‘Con me hai chiuso!’. Era l’ultima partita, non ero mai stato a New York in vita mia. Uscii con i grandi: c’erano Tardelli e Gentile. Sono rientrato alle 6.30, Bearzot mi fece un mazzo…“.

L’errore fu non chiedere scusa. Per timidezza. Al mio posto chiamò Vialli a Messico ’86. Il Mancini allenatore sarebbe andato d’accordo col Mancini giocatore? 19 anni fa stavo iniziando a fare l’allenatore: promisi che prima dei 60 anni avrei fatto pace con l’Azzurro facendo il ct. Per me è  statoun sogno rappresentare l’Italia. A Italia ’90 eravamo i più forti, mi sono ripromesso che da ct avrei vinto Mondiale ed Europeo“.

Roberto Mancini, ha infine parlato della sua ex Nazionale: “Ad inizio mandato è stato difficile. Appena fuori dai mondiali la situazione generale era triste. Importante è stato rinnovare il più possibile, dare fiducia a ragazzi senza presenze in Serie A. Abbiamo avuto coraggio cercando la tecnica nei calciatori“.

“Il mio merito è avere scelto collaboratori che vengono dalle giovanili e che conoscevano i giovani. Io ho avuto coraggio come con Zaniolo, con Scamacca, con Kean e Tonali“.

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