Il conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas continua, segnando un potenziale punto di svolta con l’annuncio di una tregua tra Israele e Hezbollah in Libano. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha confermato che entrambe le parti hanno accettato la proposta americana per un cessate il fuoco.
Dettagli dell’accordo
Il governo israeliano ha approvato un cessate il fuoco di 60 giorni con Hezbollah, che potrebbe rappresentare la base per un’intesa più duratura. Il presidente Biden ha garantito che non saranno dispiegate truppe statunitensi nel sud del Libano, rassicurando sulla natura limitata dell’intervento internazionale.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, tuttavia, ha precisato che Israele manterrà piena libertà di azione militare e non esiterà a colpire Hezbollah se quest’ultimo dovesse riarmarsi. L’obiettivo strategico di Israele, secondo Netanyahu, è spostare il focus sulla minaccia iraniana e continuare a isolare Hamas.
Sviluppi a sorpresa e tensioni sul campo
Anche Hamas ha dichiarato la propria disponibilità a una tregua nella Striscia di Gaza. Nonostante ciò, i bombardamenti israeliani su Beirut sono proseguiti fino all’entrata in vigore del cessate il fuoco, colpendo anche aree della città precedentemente risparmiate dai raid.
In risposta agli attacchi israeliani sulla capitale libanese, Hezbollah ha lanciato droni contro diversi obiettivi militari considerati sensibili a Tel Aviv e nei suoi sobborghi, mantenendo alta la tensione nella regione.
Prospettive future
La tregua tra Israele e Hezbollah potrebbe rappresentare un primo passo verso una stabilizzazione più ampia, ma le minacce reciproche e la fragilità dell’intesa rendono il percorso incerto. Resta da vedere se queste aperture potranno portare a una riduzione delle ostilità anche nella Striscia di Gaza e a un possibile accordo regionale.