sabato, Aprile 20, 2024
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Contatto telefonico Agnelli-Cairo dopo Report: ecco cos’è successo

Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, dopo la puntata di Report di lunedì scorso ha chiamato Urbano Cairo, ecco perché...

Importante retroscena svelato stamani da La Stampa, secondo il quotidiano dopo la puntata di Report relativa all’inchiesta sui rapporti tra la Juventus e la criminalità organizzata per la questione bagarinaggio e l’esposizione di striscioni offensivi, di cui uno sulla strage di Superga, il presidente Andrea Agnelli avrebbe avuto un contatto telefonico con il patron del Torino Urbano Cairo.

Oggetto della telefonata è stato proprio lo striscione su Superga, che, secondo Report, sarebbe entrato all’Allianz Stadium con il placet di persone molto vicine al presidente bianconero. Il numero uno della Juve si è scusato con Cairo, spiegando che la società ha condannato il gesto dal primo momento e che i responsabili dell’ingresso dello striscione sono stati già allontanati.

Nel frattempo Report ha annunciato che l’inchiesta sulla Juve ancora non è terminata e che nei prossimi giorni andrà in onda una nuova puntata sempre sugli stessi temi. Agnelli, durante il discorso di apertura nell’Assemblea degli Azionisti, ha replicato:

Una trasmissione televisiva ha parlato dei rapporti della Juventus con la Curva Sud. La giustizia sportiva ci ha già condannato, quindi non permettiamo altre voci. La Juventus è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi: aver venduto biglietti in numero superiore rispetto a quanto previsto dalla legge Pisanu e perché il nostro responsabile della sicurezza Alessandro D’Angelo avrebbe favorito l’ingresso di materiale non autorizzato.La Juventus rispetta alla lettera le procedure previste e non può permettere che la nostra società sia associata al bagarinaggio e Alessandro D’Angelo non ha favorito l’ingresso di striscioni canaglia su Superga, come già li avevo definiti. Lo prova la sentenza della Corte Federale d’Appello e gli autori di quello striscione furono consegnati alla giustizia e sono rei confessi. Ogni altra affermazione è falsa e sarebbe ora che chi si esprime su questi fatti tenesse conto delle sentenze. Teniamo conto delle prove e delle sentenze, non ammetto che il nome Juventus sia infangato“.

Nicola Borretti
Nicola Borretti
Classe 1995. Giornalista pubblicista. Laureato in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione. Collaboro con Dailynews24.it, mi occupo di cronaca, attualità e sport
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