Da quando è scoppiata la pandemia, si è spesso sentito parlare da parte di esperti dell’immunità di gregge, un meccanismo che permette tramite la vaccinazione di proteggere anche chi non è vaccinato, sempre rispettando una soglia nella copertura vaccinale. Ci aveva già provato la Svezia, lasciando circolare il virus liberamente, ma fallendo. Il professor Giorgio Parisi, fisico e attuale presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, ha spiegato come le varianti abbiano influito sull’immunità di gregge.
NUOVE SCOPERTE SU QUESTO MECCANISMO – All’inizio della pandemia, si stimava che raggiunto il 60% di vaccinati, la cosiddetta immunità di gregge avrebbe iniziato a funzionare. Tuttavia, la diffusione delle nuove varianti, potenzialmente più contagiose, hanno mischiato nuovamente le carte in tavola e alzato l’asticella della copertura vaccinale. A quanto pare, infatti, non basterebbe più il 60% di persone vaccinate bensì l’80%: un numero molto grande contando un cospicuo numero di persone negazioniste e no vax.
Il professor Giorgio Parisi, fisico e attuale presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, è intervenuto durante un comizio con la Commissione Igiene e Sanità del Senato e ha spiegato l’effetto delle varianti sull’immunità di gregge. “Le nuove varianti del virus SARS-CoV-2 sono più contagiose e di conseguenza si può stimare che per raggiungere l’immunità di gregge non basta rendere immune il 60 percento della popolazione, come si stimava all’inizio dell’epidemia, bisogna arrivare a rendere incapace di trasmettere il contagio l’80 percento della popolazione” ha spiegato il prof. Parisi.
Lo studioso, però, ha tenuto a sottolineare che questi dati devono essere rispettati da tutti i Paesi del mondo e non solo dall’Italia, per esempio. “Non è solo un dovere morale bloccare l’epidemia nel terzo mondo, è una questione di pura autodifesa. Fino a quando l’epidemia continua su grande scala il virus continuerà a mutare, a diventare più contagioso” ha continuato Giorgio Parisi.
“Sono stati firmati contratti per circa 5 miliardi di persone e 2 miliardi di persone sono scoperte. A seconda del vaccino, vaccinarli costa da 6 miliardi a 30 miliardi di dollari. Non vaccinarli è sia un crimine che un atto di miopia. Nei Paesi del Sud America vicino all’equatore e nel Brasile del Nord l’epidemia ha raggiunto livelli altissimi. Le morti annuali in Perù sono raddoppiate: è come se da noi fossero morte 600.000 persone” ha concluso lo studioso.