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Coronavirus, bollettino Ministero della Salute (28 giugno 2020)

I dati aggiornati e diffusi dal Ministero della Salute.

Nonostante alcuni nuovi focolai in Italia, come Roma, Mondragone e Bologna, la curva epidemiologica del virus sembrerebbe stia avendo una battuta d’arresto. Nella giornata di ieri si sono registrati 8 decessi in tutto il paese, il numero più basso dall’inizio dell’epidemia.

Una circolare dell’INPS ha fatto sapere che il bonus babysitter potrà essere richiesto anche dai nonni dei bambini, purché non siano conviventi con essi. Per richiederlo sarà necessaria la registrazione di genitori e babysitter sul sito dell’Istituto nazionale della previdenza; il voucher sarà di massimo 1.200 euro.

Sul fronte europeo e mondiale, il rappresentante dell’Italia nel consiglio esecutivo dell’Oms, Walter Ricciardi, avverte la popolazione: “Bisogna avere lo sguardo alla circolazione del virus. Non ci sono problemi nella riapertura delle frontiere europee, se si tratta di paesi che hanno una situazione epidemia simile”. Preoccupa molto la situazione degli Stati Uniti e dell’America Latina, principali focolai del virus nel mondo e a tal proposito Ricciardi afferma: “Gli USA non hanno fatto contenimento”.

Il Ministero della Salute ci fornisce il bollettino quotidiano dell’epidemia in Italia, reperibile sul sito ufficiale del Ministero e dagli organi competenti.

I DATI DI OGGI – Attualmente in Italia, il numero totale dei casi dall’inizio dell’epidemia è pari a 240.310 con un incremento di 174 contagi. Il numero totale degli attualmente positivi è di 16.681 con un decremento di 155 unità. Ci sono 98 persone ricoverate in terapia intensiva e 15.423 i pazienti in isolamento domiciliare, mentre 1.160 sono i ricoverati con sintomi. Oggi si registrano 22 decessi per un totale 34.738 e 307 dimessi/guariti che porta il totale a 188.891.

Valentina Sammarone
Valentina Sammarone
"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto." (Horacio Verbitsky)
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