giovedì, Aprile 25, 2024
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Coronavirus, ecco le regioni che stanno registrando un’impennata di contagi

L'Italia si divide tra zone gialle e arancione, tuttavia, in questi ultimi giorni si sono registrati parecchi contagi in più in alcune regioni

In queste due settimane, l’Italia si è divisa tra zone gialle e arancioni. Queste ultime sono Puglia, Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano. Il quadro generale del Paese mostra come la situazione stia lentamente migliorando: l’indice Rt è in calo, a livello nazionale è sotto la soglia di guardia di 1 per la seconda settimana, tuttavia, alcune regioni hanno registrato un’impennata di contagi.

ECCO LE REGIONI CHE STANNO AVENDO MOLTI CONTAGI – Gli esperti potrebbero tenere in considerazione questa nuova ondata di contagi, in vista degli eventuali cambi di colore per le regioni che dovrebbero essere annunciati venerdì prossimo. Nel periodo compreso tra il 27 gennaio e il 2 febbraio, sono cinque le regioni che hanno registrato un’impennata di contagi.

L’Umbria, prima in classifica, che ha registrato un aumento del 15,6% dei casi. In Abruzzo la situazione non è confortante poiché si segna un +34%, poi la Campania +15%, la Provincia di Bolzano +16%, quella di Trento +19% e la Toscana +12%.

TANTI I TEST EFFETTUATI – Nonostante l’aumento dei contagi, bisogna tenere presente il gran numero di tamponi molecolari e antigenici effettuati in questi giorni. L’Abruzzo su 6.048 test ha rilevato 449 casi positivi, per un tasso di positività al 7,4%, oppure in Umbria su 8.023 test sono stati confermati 458 casi con un tasso di positività al 5,7%.

I numeri, quindi, non sono così alti e critici, tuttavia, non si deve abbassare la guardia nei confronti del virus poiché è ancora molto presente in tutte le regioni italiane. Il numero dei decessi fa sperare, con -11,7% nell’ultima settimana rispetto a quella precedente.

 

Valentina Sammarone
Valentina Sammarone
"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto." (Horacio Verbitsky)
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