mercoledì, Aprile 24, 2024
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Coronavirus, in Bangladesh arrestato il direttore di due ospedali: smerciava falsi risultati negativi

Neanche davanti ad un’emergenza come quella del Coronavirus, le persone si frenano dallo sfruttare il tutto per un proprio guadagno. Ciò è accaduto in Bangladesh, ad opera di un direttore di due ospedali che ha smerciato certificati Covid-19 falsificati. Da quanto emerso dalle indagini, e riportato da repubblica.it, l’uomo avrebbe venduto ben 6000 certificati.

Proprio ieri è stato arrestato l’uomo, direttore di due strutture sanitarie a Dacca per aver venduto dei falsi risultati negativi di tamponi. Da quanto è risultato dalle indagini, l’ospedale era privo delle attrezzature necessarie per fare i dovuti tamponi. Dopo una latitanza durata 9 giorni, le forze dell’ordine sono riuscite ad arrestare il malfattore, Mohammad Shahed, mentre cercava di passare la frontiera, in un remoto villaggio nel distretto sudoccidentale di Satkhira, al confine con l’India. Insieme a lui, sono stati arrestati anche nove suoi collaboratori.

Dopo che vari Paesi, tra cui l’Italia, hanno iniziato a limitare i voli da Bangladesh a causa di numerosi positivi tra i passeggeri, le forze dell’ordine locali hanno iniziato ad indagare sui falsi certificati.  “Da qui la stretta delle autorità locali nei confronti di diversi ospedali nell’ambito di indagini sull’origine di questi falsi certificati”, ha così riportato la BBC. Infatti, oltre all’arresto del direttore e dei suoi collaborati, è stata arrestata un’altra dottoressa che vendeva dei falsi negativi in un ospedale a Dacca.

Secondo quanto spiegato da Mohamed Taifur Rahman Shah, presidente del’associazione ItalBangla, la disastrosa condizione in cui riversa il Paese, starebbe spingendo molti a scappare. “Nel nostro Paese la situazione legata ai contagi è un disastro, non ci sono cure mediche e la gente sta cercando di scappare con ogni mezzo”, ha così spiegato il portavoce dell’associazione.

Finora il Bangladesh ha confermato 200 mila casi di Coronavirus con 2.581 decessi, ma il numero sarebbe più alto. Le autorità mediche hanno infatti spiegato che nel Paese sono disponibili solo circa 70 strutture di test per 160 milioni di persone. Per ora ben 15 mila lavoratori del Bangladesh stanno attendendo la ripresa dei voli, così da poter tornare in Italia per riprendere il loro posto di lavoro.

 
 
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