Aumentano i casi di positività al coronavirus in Campania. Soltanto nelle ultime ventiquattro ore la conta dei nuovi contagiati dal Covid-19 si incrementa di ulteriori 4065 unità (899 in più rispetto a ieri), numeri assai lontani anche dai picchi fatti registrare nella prima ondata primaverile. I tamponi processati sono stati 23840 per un dato statistico che recita 1 infetto ogni 6 test analizzati.
Nei soli dodici giorni di novembre il dato dei positivi stacca nettamente quello fatto registrare nell’intero mese di ottobre. Attualmente i contagiati da coronavirus sono oltre 44 mila. Nei trentuno giorni precedenti il dato non andava oltre i 42 mila. E’ evidente che a fronte di questi numeri qualcosa debba essere andato storto nelle misure precauzionali che dimostrano incontrovertibilmente tutti i loro limiti.
La Campania, individuata come area gialla sul territorio nazionale, continua a vedere aumentare ad un ritmo forsennato i nuovi casi di positività al Covid-19. La seconda ondata della pandemia ha preso il sopravvento a cavallo tra ottobre e novembre con un incremento di quasi quattromila nuovi ammalati al giorno. Un dato che attesta la regione come uno dei territori più colpiti d’Italia.
I numeri fatti registrare oggi proiettano la Campania al terzo posto per nuovi contagi dietro alle sole Lombardia e Piemonte, entrambe però identificate come zona rossa e sottoposte a rigorosi provvedimenti anti-contagio. Situazione ben diversa nella regione governata da Vincenzo De Luca che invece continua a rimanere area gialla.
Nelle ultime ore sono tanti che vorrebbero l’introduzione di misure più stringenti al fine di abbassare la curva dei contagi che finora conta, dall’inizio della pandemia, quasi 100 mila positivi. Sebbene la situazione delle terapie intensive non desti ancora preoccupazione (192 posti occupati a fronte dei 656 disponibili) rimane alta l’attenzione sui centri più popolosi che potrebbero trasformarsi improvvisamente in nuovi focolai di contagio.
