Ad oggi, nel mondo si registrano circa 110 milioni di contagi da Coronavirus con 2,5 milioni circa di decessi. Negli ultimi mesi, però, buona parte della popolazione si è infettata a causa delle varianti del virus che stanno circolando e che iniziano a fare paura sul serio. Si ritiene, infatti, che queste varianti (inglese, brasiliana e sudafricana) giocheranno un ruolo molto importante nelle prossime settimane.
LA VARIANTE INGLESE DOMINA – Attualmente, la variante prevalente è quella inglese, scoperta nel Regno Unito. Secondo gli esperti, entro marzo potrebbe diventare quella dominante in diversi Paesi poiché caratterizzata da una maggiore trasmissibilità e potenzialmente anche da una mortalità superiore rispetto al ceppo originario di Wuhan. Perché la variante inglese fa paura? A quanto pare, questa variante potrebbe in qualche modo “aggirare” anche gli anticorpi formati nei pazienti guariti dal Covid-19.
Ciò significa che gran parte delle persone già infettate potrebbero essere infettate di nuovo, così come potrebbero non ottenere una copertura completa dal vaccino i pazienti ai quali è stato somministrato. Questa sorta di modifica del virus determina un cambio di struttura nella proteina S o Spike e gli anticorpi legati al ceppo originario hanno maggiori difficoltà ad attaccarla. Tuttavia, le case farmaceutiche e gli scienziati stanno lavorando ininterrottamente per garantire dosi sufficienti per coprire tutta la popolazione mondiale e, inoltre, aggiornare i vaccini in base alle nuove varianti.
Attualmente, l’efficacia dei vaccini contro la variante inglese è migliore, anche per quelli già approvati e disponibili. Secondo la ricerca “Do antibody positive healthcare workers have lower SARS-CoV-2 infection rates than antibody negative healthcare workers? Large multi-centre prospective cohort study (the SIREN study), England: June to November 2020” condotta su 20mila sanitari britannici e pubblicata su MedRxiv, aver avuto già un’infezione proteggerebbe all’83 percento dal rischio di reinfezione, ad almeno cinque mesi di distanza dal primo contagio.
ESEMPI DI NUOVI CASI DI CONTAGIO – A Manaus, in Brasile, nell’ultimo periodo è stato registrato un boom di contagi a causa della variante brasiliana ma la città era stata già colpita durante la prima ondata. Le istituzioni, infatti, credevano che si fosse raggiunta l’immunità di gregge.