Ad oggi, l’Italia si trova quasi tutta in zona gialla e arancione ma dalla prossima settimana le cose potrebbero drasticamente cambiare. Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, ha annunciato che ogni regione potrà istituire delle zone rosse locali per arginare i contagi.
ZONE ROSSE LOCALI – Rezza ha spiegato che, nonostante l’indice Rt nazionale sia stabile così come la curva epidemiologica, le singole regioni potranno adottare al loro interno delle misure più restrittive, le cosiddette zone rosse locali. In effetti, in Toscana, Abruzzo e Umbria, queste zone rosse sono entrate in funzione a causa dell’impennata di contagi dovuta soprattutto alla variante inglese. Importante, ha riferito Gianni Rezza, è far vaccinare quante più persone possibili.
TOSCANA – Eugenio Giani, presidente della Toscana, ha fatto sapere che dal 7 al 14 febbraio sarà zona rossa il comune di Chiusi, in provincia di Siena. “Varianti al virus più aggressive e di rapida trasmissione sono state registrate al confine con la regione Umbria, nel comune di Chiusi. Con il sindaco Juri Bettollini abbiamo concordato, in modo preventivo e precauzionale, le misure della zona rossa per una settimana all’interno del territorio municipale da domenica 7 al 14 febbraio” ha scritto sul suo profilo Facebook.
L’allarme è scoppiato dopo il focolaio registratosi in una scuola materna. Il primo cittadino ha commentato così: “Da mercoledì della prossima settimana il nostro Comune sarà oggetto della campagna Territori Sicuri con lo screening gratuito per tutta la popolazione”.
ABRUZZO – La variante inglese ha colpito anche l’Abruzzo che si prepara a istituire le prime zone rosse locali. “In provincia di Chieti è stata riscontrata la circolazione della variante Voc, meglio nota come variante inglese, caratterizzata da maggiore trasmissibilità. L’efficacia del vaccino non viene inficiata dalle mutazioni di questa variante ma è chiaro che bisogna intervenire tempestivamente perché sembra possa infettare di più, rispetto ai ceppi normalmente circolanti, la popolazione pediatrica. Attualmente in provincia di Chieti vengono condotti screening con tamponi ripetuti sulla popolazione dei comuni interessati, è chiaro che essendo vicino anche alla provincia di Pescara la sorveglianza va rafforzata e quello che si sta facendo in queste ore è l’implementazione di zone rosse nei comuni colpiti” ha riferito Rezza
Marco Marsilio, presidente di regione, ha infatti firmato un’ordinanza partita da questa mattina per porre in zona rossa, tra le altre misure, i comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria. Sotto occhio vigile la provincia di Chieti e la città di Francavilla al Mare.
UMBRIA – In Umbria, purtroppo, oltre alla variante inglese sta circolando anche quella brasiliana. Donatella Tesei, presidente di regione, ha fatto sapere che prenderà seri provvedimenti per arginare i contagi in alcune zone della provincia di Perugia. Queste nuove restrizioni saranno in vigore da lunedì 8 febbraio.