A parlare della situazione della variante delta, e delle possibili conseguenze che l’incalzare della propagazione potrebbe comportare, è stato il virologo dell’Università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco durante il corso di un’intervista a La Stampa.
Secondo lui, infatti, ci sarebbe il rischio di un colpo di coda del virus. E, quindi, di una quarta ondata: “I dati, dall’aprile 2021 a oggi, mostrano un netto miglioramento anche se non possiamo dimenticare che questo è il risultato di mesi di sacrifici, chiusure e zone rosse. A forza di riaperture ora c’è la possibilità di un colpo di coda del virus”, ha detto il virologo.
Il dato positivo è che grazie ai vaccini “non ci saranno più tanti ricoveri e morti. Una differenza non da poco”. Secondo l’esperto, nonostante lo stare all’aperto protegga dal virus “più del previsto”, il contagio man mano può diffondersi: ecco perché “sarebbe importante in questa fase rilanciare il tracciamento per contrastare e monitorare meglio la diffusione del virus”. Soprattutto “in vista dell’autunno”.
Quindi, “bisognerebbe fare più tamponi e vaccinare chiunque lo desideri, ripescando poi eventualmente chi è rimasto indietro perché si è rifiutato o ha avuto paura”. La quarta ondata “è il colpo di coda di cui siamo in attesa. Il virus rimarrà tra noi, ma con conseguenze minori grazie ai vaccini”.
Secondo Pregliasco, addirittura, la variante indiana potrà diventare quella prevalente in Italia, “infastidisce non gravemente anche i vaccinati con una dose. Ciò che accade in Inghilterra è come l’anteprima del nostro film”.