sabato, Settembre 7, 2024
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Coronavirus, primo giorno di scuola: ecco come sono ripartiti gli studenti tra mascherine e distanziamento

Si torna tra i banchi di scuola tra dubbi e incertezze sul futuro. La ministra Azzolina: "Andrà tutto bene".

Questa mattina, 14 settembre, è suonata la prima campanella scolastica in 12 regioni più la provincia di Trento, per un totale di 5,6 milioni di studenti. Tra incertezze sul futuro e un pizzico di emozione, l’Italia punta sulle nuove generazioni per tornare alla normalità, ma non manca il timore.

Sergio Mattarella ha inaugurato l’anno scolastico a Vò Euganeo, nel Padovano. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina ha dichiarato: “Anno complesso ma andrà tutto bene”, mentre il premier Giuseppe Conte: “Ci sono criticità ma abbiamo fiducia ed entusiasmo”. Silvio Berlusconi, dimesso quest’oggi dal San Raffaele dopo aver contratto il Covid-19, agli studenti: “Rispettate le regole”.

IL RITORNO A SCUOLA NELLE VARIE REGIONI – Non tutti gli studenti delle regioni sono tornati a seguire le lezioni, infatti, molti inizieranno il 24 settembre. Roma, nonostante i tanti problemi con la consegna delle mascherine, non ha deluso le aspettative. Il ritorno a scuola con i mezzi pubblici non ha creato particolari disagi, lievi assembramenti in metropolitana e qualche stazione chiusa, come quella di Furio Camillo.

Alcuni genitori intervistati da Repubblica hanno dichiarato di essere soddisfatti per ora. “Mi sono davvero meravigliata, sembrava che le scuole non fossero iniziate” ha detto una mamma, mentre un altro genitore ha svelato: “La nostra paura più grande, questa mattina, era prendere la metropolitana e invece è andato tutto liscio”. Nelle Marche, invece, tra mascherine, distanziamento e sanificazioni, anche i ladri hanno fatto sentire la loro presenza. In una scuola di Pesaro, infatti, sono stati rubati quattro computer, generando diversi disagi.

Tuttavia, non sono mancate le polemiche a causa degli assembramenti davanti agli istituti. Nonostante gli ingressi fossero scaglionati, alcune scuole non hanno gestito bene l’emergenza, come a Genova, Milano e Torino, dove molti genitori si sono lamentati proprio per i gruppi creati fuori dai cancelli scolastici.

 

 

Valentina Sammarone
Valentina Sammarone
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