venerdì, Marzo 29, 2024
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Coronavirus, stop ai Dpcm: la nuova formula di Draghi per affrontare la pandemia

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Mario Draghi, nuovo presidente del Consiglio dei ministri, ha ben chiaro come contrastare la pandemia, ormai arrivata alla sua terza ondata e con l’aggiunta delle varianti. La nuova formula del premier prevede alcuni cambiamenti rispetto all’esecutivo guidato dall’ex presidente, Giuseppe Conte.

SVOLTA NELLA GESTIONE: ADDIO DPCM – Nell’ultimo anno, i cittadini hanno imparato cosa sia un Dpcm, probabilmente mai sentito prima dell’avvento del Covid-19. Con il nuovo governo, guidato da Mario Draghi, non ci saranno più per lasciare più spazio e coinvolgimento al Parlamento e all’opposizione e l’ipotesi per il futuro potrebbe quindi essere l’approvazione di decreti legge, poi convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni.

Questo nuovo approccio per gestire la pandemia in corso potrebbe essere stato uno dei temi fondamentali del vertice presieduto da Draghi a Palazzo Chigi e durato circa due ore; ricordiamo che il prossimo 5 marzo scadrà il vecchio Dpcm firmato da Giuseppe Conte ed entrerà in vigore il nuovo, a un anno dall’avvento del Coronavirus.

In base al monitoraggio dell’Iss e del Ministero della Salute di venerdì 26 febbraio, potrebbe essere stabilita la riapertura parziale di alcune attività, come cinema, teatri e palestre. Inoltre, si sta valutando anche la possibilità di ridurre le limitazioni per bar e ristoranti, magari facendoli aprire di sera, come proposto da Matteo Salvini.

IL PRIMO DECRETO COVID DI MARIO DRAGHI – Il primo provvedimento anti-Covid firmato da Draghi ieri è stato quello inerente al blocco di spostamenti tra le regioni (anche gialle) e il divieto di spostarsi in abitazioni private per amici e parenti in zona rossa. Gli spostamenti sono permessi solo per motivi di salute, lavoro o necessità. Entrambe le misure sono in vigore fino al 27 marzo.